Oggi mi è arrivato un tanto agognato volume della serie Fighting Fantasy nella sua prima serie, quella edita dalla Puffin. Finora avevo preso solo quelli dell'edizione Wizard, che si trovano ancora tranquillamente nuovi, ma sfortunatamente non tutti i sessanta volumi della serie Puffin sono stati poi pubblicati dal nuovo editore. A dirla tutta, la Wizard è stata secondo me abbastanza vigliacca nel pubblicare quasi solo i libri scritti da Jackson e Livingstone -e quelli di quest'ultimo in media fanno veramente tanto ma tanto schifo: finora salvo solo Deathtrap Dungeon e Trial of Champions.

E siccome questo mi incuriosiva, ho preso Legend of the Shadow Warriors*, e oggi mi è arrivato, yay!
Ecco, tutto qui. Mi andava di esultare pubblicamente.
Me lo leggo in attesa che mi arrivino anche Midnight Rogue e Phantoms of Fear.


*Dimensione avventura: i guerrieri ombra

Ben fatto!!
E` sempre bello quando si ricevono i tanto agognati pacchi dal corriere

Io della Puffin ho due numeri, presi direttamente a Londra (nel 1994 mi pare): non sapendo cosa prendere scelsi il numero 1 e il numero 40, allora inediti in Italia (il volume di "The Warlock of the Firetop Mountain" forse è stato tradotto prima della EL, che invece lo tralasciò).

Non sapevo del passaggio dell'editore, quindi la Puffin ha dismesso tutto?

Sì ma già dal '95... tant'è che diversi titoli che erano stati scritti per essere pubblicati in quella serie, tra cui Bloodbones, sono usciti solo dopo che la Wizard ha acquistato i diritti nel 2002. Solo che, come dicevo, a parte Sword of the Samurai, Bloodbones, Curse of the Mummy, Spellbreaker e Howl of the Werewolf, tutti gli altri (se non erro) sono solo quelli scritti da Jackson e Livingstone. Il ché è un vero peccato. Quelli di Jackson sono tutti bellissimi (Creature of Havoc!!), mentre a parte Deathtrap Dungeon e Trial of Champions, quelli di Livingstone sono una tortura da leggere (Blood of the Zombies poteva anche risparmiarselo per quanto mi riguarda).
Il problema principale è che tendono ad avere poca o zero storia, miriadi di oggetti indispensabili da collezionare e tanti vicoli ciechi, cosa che li rende estremamente frustranti ma senza avere l'incentivo di vedere una storia affascinante dipanarsi.
Io preferisco di gran lunga i true path agli altri giochi, e titoli come Creature of Havoc e Bloodbones mi instillato determinazione a riuscire a finirli, e una grande soddisfazione quando ci sono riuscito. Ma con Caverns of the Snow Witch e Forest of Doom... meh.

Il 40 se non sbaglio è Dead of Night, giusto? Ne ho sentito parlar bene, me lo consigli?

Creature of Havoc è un capolavoro assoluto, secondo me.
È stato quello che più mi ha impegnato in assoluto, costringendomi a leggerlo con un'attenzione maniacale e con l'intento di ricordare ogni singolo particolare.
Non ho mai amato le "morti circolari forzate" (perché va bene punire l'errore, ma frustrare il giocatore è da bastardi... o da S.J. ), ma al di là di quello mi ha sempre dato, come dice Yvorian, una spinta che altri non davano.

Citazione:

Sì, esatto, è quello. Guarda è passato talmente tanto tempo dall'ultima volta che lo lessi che i miei ricordi sono confusi a riguardo. Mi pare che non fosse malaccio: EGO ne ha fatto una recensione più accurata, dagli pure una letta.

Eccola: http://www.librogame.com/modules/myReviews/detailfile.php?lid=332

Grazie Falco.

Xion: se credi che le morti da vicolo cieco siano una cosa tipica di SJ, dovresti leggere Livingstone. Jackson al confronto è l'avatar della magnanimità.

E poi c'è Spellbreaker :)
Quello senza soluzione era impossibile giocarlo.

Lo so che Livingstone è bastardo quanto SJ, ma è una delle poche cose che li accomuna, non certo la capacità di scrivere dei bei LG...
Parlavo di Jackson proprio perché nonostante quelle frustranti trovate i suoi libri riuscivano comunque a conquistarmi.

Spellbreaker mi manca, lo rimedierò, grazie!

No no, non è bastardo quanto SJ. Compensa la carenza di creatività (di cui SJ abbonda!) con una doppia dose di bastardaggine, questo intendevo io ;)

Spellbreaker è stato anche tradotto come "distruttore di incantesimi". Attento che è veramente impossibile da giocare senza soluzione. Almeno secondo me.
Però, per Giove, Green è bravo a rendere interessante un'ambientazione! E questo era il suo primo tentativo.
Il sempre suo Bloodbones è anche meglio, è uno dei miei preferiti.

L'edizione Puffin è nostalgicamente meravigliosa, con quelle costine verdi... un colore inquietante, se vogliamo, che mi fa lo stesso effetto di lieve raccapriccio che oggi mi fanno le confezioni dei giochi XBox 360

Spellbreaker non è stato impossibile, ma è certamente difficile, specialmente per i suoi maledetti Tenta la Fortuna e i tiri 1-3 muori, 4-6 sopravvivi. Questo e moltissimi altri FF sarebbero stati libri immensamente migliori, senza queste cretinate di design: se me ne metti una va bene, ma se ci riempi un libro intero... e poi un altro (Knights of Doom)... e poi un altro... ecco, non va bene.