Pochi giorni fa mi sono trovato costretto ad accompagnare mia madre al pronto soccorso e siccome so come vanno certe cose, mi son detto che sarebbe stato meglio portarmi qualcosa da leggere.
Così eccomi a scegliere un LG da portare in tasca!
Ne provo alcuni, ma dopo poco mi accorgo che son troppo grandi e fu così che presi L'Isola degli Spiriti (serie Compact) e partii per il pronto soccorso.

Lo lessi tutto di botto, concludendo negativamente la mia avventura: dopo 3 fantasmi visti la tua avventura finiva. Così chiusi il libro e pensai a dare un giudizio a quanto letto.

Sinceramente pensavo meglio, a parte l'ottima idea di base che compone la meccanica di gioco del libro (oggetti utili alla scelta dei paragrafi, 3 fantasmi visti e muori, etc.), sia il modo di scrivere sia le scelte dei paragrafi mi sono sembrate davvero deludenti.
L'inizio del libro mi sembrava davvero interessante, anche la storia in se era decisamente azzeccata per il tipo di libro, ma il tipo di scelta "destra muori, sinistra vinci" mi ha stroncato definitivamente la voglia di leggerne altri.

Totale: 5

di cui:
Scrittura 4
Storia 7
Meccaniche 7
Scelte 3

Voi che ne pensate?
Per chi ha già letto gli altri libri della serie, come sono rispetto a questo?

bye
Almonsin

I Compact sono tutti così: scelte casuali, in modo da dover scoprire il percorso giusto partita dopo partita. Tanto hanno pochi paragrafi. A me non sono mai dispiaciuti, e anzi L'isola degli spiriti è uno dei miei preferiti.

L'unico che ho letto è PASSI NELLA NEBBIA.

Te lo consiglio per svariate sedute sul cesso, se soffri di stitichezza...

Citazione:

He he he così come lo proponi non sembra molto invitante

Tra le poche collane che non ho mai digerito. Troppo lenti, trame poco interessanti e meccaniche di gioco per nulla attraenti.

Io ho Missione in Montagna e Il Vulcano Maledetto.
Non sono certo dei capolavori, ma li ho trovati piacevoli tutto sommato.
Nel primo ci sono sicuramente troppe scelte casuali, ma l'idea non ho potuto non trovarla graziosa. Sarà che il solo fatto di non essere di fronte ad un'avventura fantasy è bastato a farmelo affrontare con un senso di piacevole novità. Niente di speciale, ma neanche brutto.
Il secondo soffre meno di questo problema: semplicemente la scelta sta nel nemico da affrontare, e quindi ci si trova davanti ad un combattimento più o meno difficile. Inoltre il sistema di combattimento mi è piaciuto moltissimo: hai una tabella con dei disegni che ti dicono sei hai vinto, sei stato ferito o il round si conclude in parità. Durante un combattimento hai 4 round in cui ti vengono date delle coordinate (A1, B6, I4, per esempio). Scegliendo alla cieca devi selezionarne uno e guardare la tabella a fine libro per vedere l'esito di quel round. Man mano che combatti inevitabilmente memorizzi alcune coordinate, quindi questo un po' simula l'esperienza del personaggio che si accumula nel combattimento. L'ho trovata semplice ma molto graziosa come trovata.
Come trame, niente di ché. Adatti per quello per cui sono stati creati: avventure corte da leggersi durante un viaggio in treno o simili.

Non ho mai letto un Compact, quando li vedevo lì nelle librerie li skippavo alla ricerca di altre serie più "corpose". Forse avrei dovuto farlo col senno di poi, ma all'epoca per me il librogame era un momento bellissimo ed emozionante, in cui mi immergevo completamente nella storia o nel personaggio, quindi non avrei mai potuto farlo mentre andavo a scuola o durante un viaggio in treno: troppe distrazioni esterne che forse mi avrebbero tolto quella magia.

Non ho mai nascosto di avere un debole per Compact. All'epoca rimasi davvero colpito dal formato, di cui mi innamorai letteralmente. E mi piaceva il fatto che fossero avventure brevi, simili ad un videogioco: erano anni in cui il mio interesse passava dalla lettura ai videogiochi, e quando mi approcciavo ad un LG più corposo lo facevo distrattamente. Anche per questo, ho ricordi meno intensi e gradevoli dei LS Nuovo Ordine di quanti ne abbia per i Compact. E poi naturalmente c'è la storia della mia più-che-decennale odissea con Sfida di Coppa - il quale, tra l'altro, è un LG davvero riuscito, pur essendo quel genere di prodotto che per realizzarsi appieno avrebbe bisogno di un altro medium.