EGO ha scritto:

Non capisco davvero chi dice che anche la vecchia trilogia era così e che siamo cambiati noi, le nostre aspettative e il modo in cui guardiamo un film. Io, sempre emozionato dall'ennesima visione dei Predatori, sono invece convinto che è il cinema ad essere cambiato, inchinandosi ad un pubblico sempre più piacione che ha perso completamente il senso dei tempi, dei ritmi, delle meraviglie del cinema, e che avrebbe trovato noioso e privo di mordente un Indy girato alla vecchia maniera, e con questo naturalmente non intendo "vecchia tecnologia".

In realtà alla fin fine Indy 4 non mi è spiaciuto, ma mi aspettavo di vedere il film dell'anno.

FalcoDellaRuna ha scritto:

Io sono uno di quelli che la pensa così. Forse è vero che il cinema è cambiato, ma i vecchi Indy avevano una struttura praticamente identica a quella di questo quarto capitolo. Ci si lamenta della scena della bomba atomica? A me è piaciuta molto, è esilarante: Indiana Jones ci ha da sempre abituato a scene al di là del possibile; un esempio (ma se ne possono trovare altri negli altri film)? buttarsi da un aereo in volo in due senza un paracadute, con un gommone gonfiabile, come avviene nel tempio maledetto.

Secondo me ciò che ci affascinava un tempo rimane in qualche modo nei nostri ricordi. Tu dici che nel rivedere i Predatori hai ancora grandi emozioni? E' naturale, è proprio quello che avviene anche con i librogame in fondo, e quindi se in un film di oggi non ritrovi quelle emozioni che da piccolo ti affascinavano non riesci a godertelo appieno. Non so se è una cosa che viene studiata in psicologia, ma probabilmente qualche cosa di vero dev'esserci, altrimenti non si spiega.

toki ha scritto:
Premetto che Indy4 mi è piaciuto molto, ho passato un'ottima serata di gran divertimento e risate e questo è in fondo ciò che indy deve dare.

Mi è venuto subito da associare il Teschio di Cristallo al Tempio Maledetto, film che ho sempre considerato un gradino sotto ai Predatori dell'Arca Perduta e all'Ultima Crociata. Forse perchè mi sembra che Indy dia il meglio di se quando ha a che fare con la mitologia biblica (piuttosto che con misteri induisti o alieno-sudamericani), forse perché Indy1 e 3 hanno un dipanarsi della storia più complesso e ricco di locazioni differenti, mentre Indy2 (e Indy4) sono più sul genere "fatti 'sto giro sulle montagne russe".

Il Teschio di Cristallo, come il Tempio Maledetto, non ha dialoghi particolarmente riusciti o battute dalla comicità memorabile, ha invece scene d'azione da antologia del cinema.
Indy1 e Indy3 hanno invece tutto questo (e quindi li considero migliori).

Insomma, secondo me Indy1 e Indy3 sono i migliori, Indy2 e Indy4 sono film eccellenti ma un pò meno belli degli episodi dispari. Io la vedo così più che una contrapposizione ieri-oggi

Gurgaz ha scritto:
Tutto sommato non mi sento di controbattere a nessuna delle affermazioni a favore di questo film.

Che sia divertente non c'è dubbio, così come è vero che in tutti i film di Indiana Jones ci sono scene estreme e notevoli spropositi (netta prevalenza nel secondo, quasi assenza nel terzo). Infatti non ho citato Indy che viene trascinato dentro una macchina in corsa ed esce dall'altra parte, oppure l'episodio delle cascate, per quanto non ne abbia gradito il tono "comico-surreale". La differenza tra le assurdità dei primi film, incluso il Tempo Maledetto, è che queste sono scene "mirabolanti" che avvengono per caso. Indy è costretto a buttarsi dall'aereo col gommone, a fuggire con il carrello nella miniera, a tagliare il ponte di corde per salvarsi da una situazione di m... Marion non è costretta a buttarsi con l'auto giù per un dirupo altissimo, nel quale non poteva aver visto un albero più sotto e del quale non poteva certo calcolare la reazione elastica in modo da adagiarsi con calma nell'acqua sottostante. Così come Indy & co. non erano obbligati a farsi la seconda e la terza cascata, visto che ormai potevano aver capito cosa c'era più avanti. Le differenze tra il mirabolante e il macchiettistico stanno lì. Questi personaggi "di cartone" decidono di correre dei rischi assurdi, perché tanto sanno che si salveranno. Questo include utilizzare un serpente da 20+ kg come corda e scaraventarlo nei cespugli come fosse un fuscello.

Ciò che manca sono i dialoghi, la tensione e l'adrenalina. Non un solo istante ho avuto la sensazione che Indy fosse in difficoltà, eccetto nella parte iniziale (ma la bomba atomica ha annullato immediatamente la sensazione). Non ho trovato battute che meritano di essere ricordate, nessuna grande tematica scomodata. Davvero non si poteva fare veramente The Fate of Atlantis? O evitare di introdurre gli alieni ed un teschio in plexiglas?

Mi riguarderò per bene questo film a casa, in DVD. Cercherò di farmelo piacere, ma trovo che abbia difetti elementari di scrittura. Gli altri episodi erano un continuo susseguirsi di situazioni indimenticabili, perfino il Tempio Maledetto che in passato ho osato stroncare con un 4/** secco. Adesso mi viene decisamente voglia di rivalutarlo, perché al confronto de Il Regno del Teschio di Cristallo ha classe da vendere.

Gurgaz ha scritto:

Marion non è costretta a buttarsi con l'auto giù per un dirupo altissimo, nel quale non poteva aver visto un albero più sotto e del quale non poteva certo calcolare la reazione elastica in modo da adagiarsi con calma nell'acqua sottostante.

In questo caso ti sbagli, forse non lo ricordi: la scena è chiara, in quanto Marion non si butta a caso, ma si vede l'inquadratura dell'albero prima e poi lei che lo vede e fa un sorrisetto e poi continua la sua corsa, per gli altri drammatica, ma non per lei.