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Re: Vecchie recensioni di film
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Uh! Quel vecchio forum è pieno di discussioni interessanti, grazie per la segnalazione.

Inviato il: 10/5/2007 20:46
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Re: Vecchie recensioni di film
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Citazione:

UomodiAnaland ha scritto:
Scusa Falco non so se ho afferato bene.
Me le sono copiate,dici di incollarle su questo thread(in uno o più post) e poi aprirne un altro mettendo tutti i link a queste recensioni?



Come ti pare. Forse è meglio la seconda che hai detto.

Inviato il: 14/5/2007 22:39
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Possano la dea Ishir e il dio Kai guidarmi in questo nuovo mondo....
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Re: Vecchie recensioni di film
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Ok allora le copi e incollo su questo thread.
Un post per recensione.
Poi apro un altro thread e metto i vari link.

Inviato il: 3/6/2007 19:47
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Re: Vecchie recensioni di film
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Arcimago di Mampang ( aka UomodiAnaland aka Sultano Kimah):

Il Mattatore
(Anno di uscita 1959)

Genere: Commedia
Formato: Totalscope
Durata: 104 - Origine: Francia/Italia

Cast di Il Mattatore
Regia: Dino Risi
Attori: Vittorio Gassman (Gerardo Latini, Detto 'l'artista'), Dorian Gray (Elena), Anna Maria Ferrero (Annalisa), Peppino De Filippo (De Rosa, Detto 'chinotto'), Mario Carotenuto (Lallo Cortina)
Soggetto: Sergio Pugliese
Sceneggiatura: Sandro Continenza, Ruggero Maccari, Ettore Scola
Fotografia: Massimo Dallamano
Distribuito da: Cei Incom
Prodotto da: Mario Cecchi Gori per Maxima Film, Cei Incom Sgc


Cercando mentalmente un titolo da vedere in tutta la storia del cinema,dopo un pò di minuti ho avuto l'illuminazione :Il Mattatore!
Adoro Gassmann come attore e mi chiedo chi può vantare di aver fatto film come "La Grande Guerra" Di Monicelli,I due capitoli dei Soliti Ignoti(uno diretto da Monicelli l'altro da Nanni Loy) i Due capitoli di Brancaleone(Monicelli) e "IL sorpasso"(Dino Risi) uno dei miei film preferiti da sempre.Per non parlare di quello che ha fatto poi in teatro.
Avevo già visto questo film ,ma mi era capitata una cosa curiosa: a 20 minuti dalla fine era saltata l'immagine su sky(ovviamente solo sul canale dove trasmettevano questo film).
Con l'amaro in bocca avevo aspettato per mesi sulla guida di rivedere questo film,ma nulla.
Una volta trovato mi metto comodo a vedere questo grande film.
Mi piace molto come dirige i film Risi è capace di fare commedie come film di un'altro spessore,ma comunque si presentano sempre vari livelli di lettura dei suoi film: si può seguire la storia tranquillamente e scompisciarsi dalle risate ,ma si possono anche cogliere moltealtre cose,dipende da chi guarda e con quali occhi.
Il titolo del film resterà poi appiccicato a Gassmann come suo soprannome ufficiale.In questo film lo vediamo fare Hitler,Grata Garbo,un bolognese,un catanese,un toscano e molto molto altro.
La trama è presto detta :entra in casa di Gerardo Latini e moglie ,un uomo che vuole vendere un candelabro.L'uomo vuole rifilare chiaramente una fregatura quando Gerardo lo ferma ad un cm dalla porta,mentre questi si appropinquava ad uscire soddisfatto dell'affare,e gli fà capire che è capitato male.Gerado infatti era un celebre truffatore detto "L'artista" ed ha filato le intenzioni dell'uomo immediatamente.
Inizia allor a raccontare le sue gesta da quando voleva fare l'attore di teatro ,il cabaret(con pessimi risultati) e di come finì a fare "L'Artista"ed è uno spasso continuo.
Il finale è geniale,vi sono una miriade di colpi di scena e tante tante risate ,lo vedo sapendo di trovarmi di fronte a maestri della commedia italiana e non solo,gente che sà recitare molto bene.Mario Carotenuto dà sempre qualcosa in tutti i suoi film.Peppino de Filippo è spettacolare come sempre ,dei tempi ed un eleganza recitativa sbalorditiva,l'ho sempre apprezato molto anche nei film di Totò(purtroppo ne ho visti pochissimi) interpreta inj questo film Chinotto.
Ottima recitazione anche di Dorian Gray e la Ferrero,una dolce e delicata l'altra furba e molto dialettale.
Un film veramente bello ,zeppo di attori validi e diretto da un regista che apprezzo davvero parecchio.Mi risulta difficile capire come fù possibile cdhe questo film fù poco considerato dalla critica.Come è possibile?Non me ne capacito.

voto:9

Gurgaz : Gassmann è stato un grande attore, di quelli che il cinema italiano può ricordare per sempre.
Non ho visto il film di cui parli, o meglio, se l'ho visto non ne sono stato consapevole. Ho ben presente Brancaleone alle crociate e I soliti ignoti e si tratta di ottimi lavori di regia e recitazione. Un dubbio mi assale: in entrambi i film ti riferisci a due capitoli. Quali sono i titoli esatti?

La morte di Gassmann mi ha preso alla sprovvista, qualche anno fa. Sembrava un uomo così in salute, mentre continuava a declamare poesie in TV. Lo stesso si può dire di Alberto Sordi, che però considero più un attore comico che un attore completo (per quanto la sua comicità sia assai più variopinta e multiforme di molti altri).

L'unica cosa che mi dispiace veramente è non poter vedere i film di cui mi parli, perché in tv non c'è speranza e a noleggio non è detto che si trovino, specialmente in DVD. Confido nel revival del cinema in digitale, perché porti sempre più titoli nelle videoteche e mi permetta di guardare un film qualunque, se mi salta il ghiribizzo.

ArcimagodiMampang :
i soliti ignoti di maro monicelli (1958)
L'audace colpo dei soliti ignoti di nanni loy (1959)
l armata brancaleone di mario monicelli (1966)
l armata brancaleone alle crociate di mario monicelli (1970)
Da vedere assolutamente
ci sono attori pazzeschi che sono nella stoira del cinema mondiale:Totò,Mastrianni,Manfredi,Salerno................non puoi perderli cercali...............

Gurgaz :OK. I soliti ignoti di Monicelli ce l'ho in videocassetta; è tanto che non lo rivedo. Quello di Nanny Loy non ce l'ho proprio presente.

Mi stupisce il fatto che ci siano due episodi di Brancaleone. Non è che magari erano soliti farli di seguito, in TV, portandomi a credere che fossero un solo film? Ricordo infatti che era davvero lungo e occupava un pomeriggio intero; un buon motivo per non vederlo più in TV, visto che di pomeriggio ci sono programmi ben più importanti (Al posto tuo, Uomini e donne, l'Italia sul due, la vita in diretta). Se non sbaglio, Brancaleone alle crociate è uscito in DVD da poco...

Inviato il: 26/11/2007 15:10
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Re: Vecchie recensioni di film
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ArcimagodiMampang
Film di Boxe:
Sono stati girati tanti film di boxe.Uno sport che pare trovarsi a suo agio sul grande schermo.La rappresentazione della fatica ,del dolore e dell eventuale successo(breve o meno breve che sia) fin dagli arbori si è sempre ben sposata con la macchina da presa.
Farebbe piacere se ognuno qui recensisse o desse un parere sui film di boxe che ha visto per vedere differenze e similitudini.
Non parlerò di Rocky film visto e riviasto da bambino ma che ormai non mi dice più nulla.Non ho visto quello di Clint Eastwood di cui Pip e Gurgaz mi hanno ben parlato.
Parlerò di tre film che mi hanno incantato davanti allo schermo .3 film di 3 differnti registi.
Uno è Raoul Walsh,l altro si chiama Robert Wise ed infine abbiamo un regista che ho sempre apprezzato molto ,malgrado non abbia più fatto un bel film dai tempi di Casinò:Martin Scorsese.
I film di cui tratterò saranno :Il sentiero della gloria,Lassù qualcuno mi ama e Toro Scatenato.
Ho aperto questo thread e scritto questa introduzione per facilitarmi il compito stasera che sono piuttosto impegnato.Stasera recensirò le tre opere succitate.
Se lor signori voglino intervenire intanto,facciano pure.

ArcimagodiMampang :
Titolo: TORO SCATENATO(Racing Bull)
Regia: Martin Scorsese
Sceneggiatura: Paul Schrader, Mardik Martin
Fotografia: Michael Chapman
Interpreti: Robert De Niro, Cathy Moriarty, Joe Pesci, Frank Vincent, Nicholas Colasanto, Theresa Saldana, Mario Gallo, Frank Adonis, Joseph Bono, Frank Topham, Lori Anne Flax, Charles Scorsese, Don Dunphy, Bill Hanrahan, Dawn Bennett, James V. Christy, Bernie Allen, Floyd Anderson, Gene LeBell, Harold Valan, Victor Magnotta, Johnny Barnes, John Turturro
Nazionalità: USA, 1980
Durata: 2h. 09'

image
Io apprezzo molto Scorsese,sebbene,non guardi più i suoi film quando escono,ritenendo che da Casinò non è abbia imbroccata una.
Non ho più piacere a vedre i suoi film che ci sia Di Caprio o meno.Sono ben fatti ma non mi attirano.
Stravedo per il suo Taxidriver che fino ad un paio di anni fà consideravo il mio film preferito in assoluto,ho adorato il suo King of Comedy(Re per una notte)troppo bello.Good Fellaz,Mean Streets tutti film che ho apprezzato e visto innumerevoli volte.
Sono i capolavori di questo grande regista.A questi va affiancato un altro film splendido,da moli considerato uno dei migliori film di tutti gli anni ottanta.Raging Bull.
Pare che l'idea del film sia venuta a Bob De Niro che dopo aver letto l'autobiografia del campione Jack LaMotta è subito corso da Martin Scorsese a proporgli di farne un film.
La storia ci parla di Jack LaMotta uno dei migliori pugili della storia "pound for pound".Il Toro del Bronx divennè campione mondiale dei pesi medi e ebbe titaniche sfide con Ray "Sugar"Robinson.
Il film analizza la sua carriera,i suoi rapporti familiari,e il dopo carriera squallido ,con Jack ingrassato e goffo che fà del cabaret di dubbio gusto.
Scorsese ci fà vedre la rabbia,la grinta ,la forza del Toro del Bronx che mai andò a tappeto.
Ci mostra anche il suo carattere autoritario e problematico.La sua autodistruzione.
Questo film si avvale di una delle migliori interpretazioni della storia del cinema.
Robert De Niro si è preparato a lungo a questa parte ,perdendo e accumulando chili per interpretareil pugile del Bronx sia quando era giovane che in vecchiaia.
De Niro entra dentro il personaggio come poche volte ho visto.Pazzesca interperetazone.Ottimo anche joe Pesci(un attore che apprezzo molto) nel ruolo del fratello( a tale proprosito conosco un anedotto che prima o poi dovrò verificare ,pare che la parte del fratello di Jack fosse stata assegnata al nostro Haber il quale appena atterrato all aereoporto di New York,fu investito da una macchina e non potè perciò patreecipare al film)..Splendide le musiche.
La regia è maestoso ed è accompagnata dallo stupendo bianco e nero dell adetto alla fotografia,il grandissimo Micheal Chapman.Un film bellissimo,coinvolgente e di altissima qualità stilistica.

voto: 9

Gurgaz
Mi dispiace non aver visto Toro Scatenato, ma devo constatare che mi manca tutta la filmografia di Scorsese, che ho inconsciamente evitato. Un peccato, perché i film sulla boxe mi piacciono, con quella tendenza a porre difficoltà fisiche e mentali sullo stesso piano. Di solito, il campione di pugilato diventa tale solo se riesce ad unire l'allenamento alla ricerca di una reazione psicologica, che può essere di varia natura a seconda del film.

Probabilmente Toro Scatenato lo danno ancora in TV, magari alle 3 di notte; se lo becco lo guardo/registro di sicuro.

Anche a me piacciono per quello i film di boxe,anche se non è che sia un grande appassionato(qualche incontro storico o attuale lo vedo avendo qualche amico patito).
Quando ne ha voglia potresti parlare di altri film di boxe che hai visto,se ti sono piaciuti o meno.

Gurgaz
Non è che ne abbia visti molti, però. A parte il recente Million Dollar Baby, sono fermo alla serie infinita di Rocky, più qualche film isolato di cui non ricordo nemmeno il titolo.
Ah, anche in Le luci della città di Chaplin c'è una scena di boxe, anche se il film è comico-commovente.

ArcimagodiMampang :
Ok.
Se vuoi esprimere considerazione su quei film(anche se alcun li hai già recensiti) sono ben lieto.

Gurgaz
In breve, Million Dollar Baby tenta di "superare" il genere, passando bruscamente dal film di boxe al film drammatico, con un risultato piuttosto straniante e non del tutto apprezzabile, per i motivi che puoi leggere nella mia recensione. Ti consiglio di vederlo, prima; mi sembra un film di buona qualità, in termini assoluti, non rispetto ai tempi grami che corrono.

I vari Rocky sono tutti abbastanza carini, fatta eccezione per Rocky V, in cui dobbiamo sorbirci il figlio di Rocky (che mi pare sia il figlio di Stallone) e il pugile ritirato che fa l'allenatore, con tanto moralismo a buon mercato e situazioni sempre pià assurde.

Buoni i primi due, anche grazie al comprimario Carl Weathers (che interpreta Apollo Creed) e ai bei personaggi di contorno. Naturalmente esagerati nei combattimenti finali, dove i pugili stanno a picchiarsi finché crollano a terra mezzi morti, sono belle parabole di vita nei bassifondi americani. Rocky rappresenta quella glorificazione dell'american dream, per cui un uomo può trovare il successo dal nulla.

Rocky III l'ho visto una volta e non lo ricordo bene. Rocky IV mi piace molto, soprattutto per Ivan Drago e Brigitte Nielsen, con la storia della Guerra Fredda e la sfida tra superpotenze trascinata sul ring. Allora gli intenti erano ben altri, ma oggi questo film è una fotografia sincera delle emozioni di un periodo non bello del XX Secolo (anche se, mi piacerebbe sapere, quali sono i bei periodi della storia umana?). Lo si guarda volentieri, senza nostalgia.

ArcimagodiMampang
Ho letto la tua bella recensione sul film di Clint Eatwood.Ho anche sentito il commento molto positivo di Pip e di un altro mio amico molto competente.
Ma non mi regge di vederlo,sarà che già sò la fine.........
Godibili i primi Rocky ma per me chiaramente non all altezza dei film sopracitati.
Dopo recensisco il film di Walsh.

ArcimagodiMampang

Titolo: Il sentiero della gloria(Gentleman Jim)
Regia :Raoul Walsh.
Interpreti::Errol Flynn,Alan Hale,Alexis Smith,Ward Bond
Nazionalità: USA 1942
Durata: 99 minuti.



Questo film ,tra biografia(la sceneggiatura fù firmata dallo scrittore Horace McCoy) e commedia,parla della carriera del pugile Jim Corbett soprannominato Gentleman Jim.
Conoscete il mondo della boxe dell'ottocento?
John L Sullivan l'uomo più forte del mondo?
Quel fantastico mondo quando la boxe radunava decine e decine di migliaia di persone all'aperto.
Il film ambientato in quegli anni ci parla della carriera sul ring di Jim e naturalmente della sua vita privata,del suo amore per Shakespear e i suoi modi eccesivi e goffi per ringraziarsi i favori dell'alta società e dei circoli della città.
Jim,abituato a continue zuffe in famiglia con i fratelli,scopre di essere un talento della boxe e alla fine riesce nell'impresa incredibile batte la leggenda assoluta
John L Sullivan, e si laurea campione del mondo.il falegname.John L ,l'uomo che ha rivoluzionato la boxe e da anni è campione del mondo e và personalmente in ogni circolo,bar e locale cercando sfidanti(e che inizia però ad avere una certa età e che difficilmente qualche anno prima avrebbe perso.
Amo i film di Errol Flynn(Tra i vari Capitan Blood,Don Giovanni,) e qui ritengo regali una delle migliori interpretazioni.
Il regista è Raoul Walsh,uno dei miei preferiti in assoluto(tra tutti i titoli cito "La Furia Umana" capolavoro pazzesco,Walshche avevo già trovato insieme a Errol Flynn nel bellissimo "L avventura del Generale Custer").
Ogni personaggio è ben delineato,si ride e si segue una grande storia.Come sempre Raoul Walsh ci descrive un protagonista lontano anni luce dagli standard della HollyWood d'epoca,i suo personaggi sono sempre con pregi e difetti ben in evidenza.John L Sullivan è fatto splendidamente e alla fine lascia con parole che porterebbero a pensare che è lui il vincitore morale).
Ben fatti gli incontri sul ring.
Diversi momenti esilaranti(tra tutti il mitico grido di "Ehi i Corbett se le danno!").
Un gran film da vedere senza paura del bianco e nero o dell anno(1942).


voto: 8.5

Gurgaz
Lo metto qui, per attinenza con il thread e per non aprire l'ennesima discussione breve.

CINDERELLA MAN --- di Ron Howard

Come annunciato, ho noleggiato e visionato l’ultimo film di Ron Howard (fino all’uscita del Codice da Vinci) soprattutto per vedere come se la passa Russell Crowe, a sei anni di distanza da il gladiatore. Sono rimasto positivamente sorpreso dall’attore e dal film nel suo complesso, un’altra storia tra le migliaia che hanno alimentato la leggenda del pugilato americana.

Cinderella Man cambia leggermente le carte in tavola, rispetto al classico film di boxe: nel 1928 il pugile Jimmy J. Braddock (Russell Crowe) ha raggiunto una certa notorietà e pare saldamente avviato verso il big match per il titolo mondiale dei pesi massimi. Egli conduce una vita serena, assieme alla moglie Mae (Renee Zellweger), dalla quale ha avuto tre figli. Purtroppo, Braddock è destinato a condividere le sorti della maggioranza degli americani, ridotti in povertà dalla Grande Depressione. Il boxeur vive un periodo di rapido declino, in cui gli viene ritirata la licenza e, nonostante gli sforzi, non riesce a sbarcare il lunario. In tutte queste avversità, Braddock mantiene la sua dignità, perfino quando si presenta dai manager del pugilato per chiedere l’elemosina (una scena di grande impatto emotivo). La sua mano destra è rotta, ma ciò non gli impedisce di accettare la proposta del suo ex-manager Joe Gould (Paul Giamatti), che lo invita a tornare sul ring, eventualmente per finire al tappeto. Contro ogni pronostico, Jimmy sconfigge il candidato al titolo mondiale Corn Griffin, dando una prima prova del suo gran cuore. Gould crede nella rinascita di Braddock e si impegna personalmente per consentirgli di allenarsi. Il pugile irlandese non tradisce le aspettative, ottenendo rocambolesche vittorie sui più giovani e quotati John Henry Lewis e Art Lasky. Nel 1935 si prospetta una seconda chanche per il titolo mondiale: l’avversario è il sinistro Max Baer (Craig Bierko), che ha battuto il gigantesco Carnera e causato la morte di due avversari. Il pericolo a cui Braddock si sottopone è fonte di discussioni con il promotore Jimmy Johnston (Bruce McGill) e con la moglie Mae, che è talmente terrorizzata da non volere nemmeno ascoltare l’incontro alla radio. La sfida finale è carica di tensione, colpi di scena e sentimento. Potrei dirvi come finisce l’incontro, d’altronde è la storia che lo attesta, ma se non la conoscete è meglio guardare il match con il fiato sospeso, come ho fatto io.

I vistosi pregi di questa pellicola sono due: l’interpretazione di Russell Crowe e la presentazione degli incontri sul piano emotivo, più che su quello tecnico. L’attore è semplicemente perfetto, autentico perfino quando la sua rettitudine pare elevarsi oltremodo sopra la media umana. Lo sfondo della Grande Depressione offre una serie di scenari già visti, ma che assumono nuovo significato nella parabola di questo pugile mitico, divenuto una sorta di rappresentante della povera gente del New Jersey. J.J. Braddock fu un uomo capace di risollevarsi dal declino, grazie soprattutto alla sua capacità di incassare. C’è un notevole parallelismo tra la sua vita dentro e fuori del ring: nel momento in cui decide di tornare a combattere, Braddock dichiara che almeno sul ring sa chi è che lo sta colpendo, mentre nella povertà che affligge l’America non ci sono avversari e chiari responsabili. Per quanto riguarda gli incontri, sono tutti ben girati e studiati a partire dalle registrazioni originali, in cui si è cercato di interpretare le sensazioni dei pugili, piuttosto che riprodurre sterilmente le mosse. Il risultato è ottimo, soprattutto nello scontro decisivo.

Un buon cast, con un’onesta R.Zellweger e un superlativo P.Giamatti (per me un illustre sconosciuto); una colonna sonora gradevole di Thomas Newman, dove trovano spazio ballate irlandesi e musiche dell’epoca; una ripresa accurata anche se non innovativa. A queste caratteristiche più che buone, Cinderella Man accosta una storia adatta per il grande schermo, i cui ritmi sono abbastanza incalzanti da non annoiare e il messaggio di fondo sufficientemente puro e sinceramente trasmesso da strappare il consenso. Se vi piacciono i film di boxe, vale la pena di soffermarsi su quest’opera moderna e di buona fattura.

Voto di gradimento: 9
Voto critico: ****

Inviato il: 26/11/2007 15:14
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Re: Vecchie recensioni di film
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ArcimagodiMampang
Ultimamente ho avuto un pò più di tempo da dedicare ai film ed ho avuto il piacere di vedere alcune pellicole molto interessanti.
Mi sento in debito con il cinema ,ho tanti caplavori da recuperare e scoprire.
Proprio per questo ho fatto la tessera che permette di andare ad un cinema di qualità dietro via Ottaviano quì a Roma.
In quel cinema vi sono due sale una per i capolavori passati,l'altra per film di qualità odierni(ovviamente tutto questo è deciso dal propietario secondo il suo gusto personale).
Quando ci andrò vi posterò subito le mie impressioni,visto che non sono mai andato al cinema da solo ,ed è quello che farò appena leggo nel programma un film interessante.
Un film da solo..
Non si segue meglio?Non c'è più spazio per la riflessione?Da ragazzetto avevo idee diverse su questo,ora non più.Vediamo.
Ho visto ultimamente anche film non interessanti certi per un minuto,altri di più.
Non penso valga molto la pena parlarne,ricordo qualche filmaccio con Van Damme o horror(o thriller ,o come diamine si chiamano) che ci ha fatto ridere parecchio per l'insulsaggine della trama.
Parto dall 'ultimo film che ho visto.L'ho visto ieri notte con un paio di amici(tra cui c'era Pip se interessa a qualcuno).
Si chiamava :
IL TERZO UOMO

image

Il terzo uomo (The third man)
Gran Bretagna,1949
105'
Regia: Carol Reed
Interpreti: Joseph Cotten,Alida Valli ,Orson Welles,Trevor Howard
Sceneggiatura: Graham Greene tratta dal suo romanzo omonimo "Il terzo uomo".
Fotografia: Robert Krasker
Scenografia: Vincent Korda, Joseph bato, John Hawkesworth
Musica: Anton Karas
Montaggio: Oswald Hafernichter
Lo avevo sentito nominare,ed avevo letto qualcosa a riguardo.Inoltre Pip insisteva da un paio di anni nel propormi questo film(poi sparì la vhs ,poi fù ritrovata).
Carol Reed è il regista di questa pellicola e secondo me è un grandissimo regista.
Realizza un film ben intrecciato e complesso,lasciando nella mente dello spettatore,a fine visione,l'idea di aver visto un flm semplice e lineare.
Il film inizia e subito si ha un sussulto..............la colonna sonora è magnifica..........andatela a cercare........stupenda.
La prima reazione è "Ah ma allora è la colonna sonora di questo film!".E' un motivo largamente conosciuto.La storia è ambientata a Vienna dopo la seconda guerra mondiale.
La capitale austriaca è nella singolare situazione di avere una polizia internazionale ,composta da quattro nazioni(Francia,Inghilterra,Stati Uniti e Russia).Il protagonista del film è uno scrittore(alquanto mediocre da quello che si evince nel film)di romanzi western.Giunge in città su invito di un suo grande amico di vecchia data.Qui scopre che è stato ucciso.La polizia però non ha voglia di indagare.Secondo loro Harry Line era uno dei più spregevoli farabutti e ben si è meritato quello che gli è capitato.
Il protagonista(un bravissimo Joseph Cotten) ovviamente si mette ad indagare di persona,insieme alla compagna di Harry(cecoslovacca,quindi con un passaporto falso per non cadere nelle mani dei russi)e scopre che secondo un testimone Harry,appena investito dalla macchina che lo avrebbe poi ucciso, fù soccorso non da duepersone come riferirono i soccoritori ,ma da tre.C'era dunque un "terzo uomo".
Quì mi fermo per non rovinare nulla.
Come va avanti poi il film è spettacolo puro.Certe scene sono geniali per come sono state scritte e per come sono state girate(la macchina da presa che passa attraverso un vaso di fiori e riprende dall alto una via,la scena con Joseph Cotten che parla con un gatto,l'apparizione di Orson welles.).
Orson welles regala un interpretazione veramente di alta scuola.
Adoro Welles come regista(ho visto il leggendario e meraviglioso Quarto Potere,l'eccelso L'infernale Quinlan,il suo intrigante F for Fake)ma mi piace molto anche da attore(Moby Dick,L Infernale Quinlan).Quì nel terzo uomo le sue espressioni,i suoi sguardi sono "sublimi".C'è la colonna sonora,bellissima come dicevo all inizio,che incalza...........
Un film grandioso.







Voto:8/9

Inviato il: 26/11/2007 15:21
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Re: Vecchie recensioni di film
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ArcimagodiMampang: LA SFIDA DEL SAMURAI1961 di Akira Kurosawa con attore protagonista :Toshiro Mifune.
Ecco questo è un altro film che ho visto recentemente(l'altro ieri per la precisione).
Considero Kurosawa come uno dei miei registi favoriti senza dubbio.
Ho avuto modo di parlarne a riguardo nel thread di Gurgaz sui "Sette samurai" non mi ripeterò.
Quindi dopo aver visto I sette samurai,La fortezza nascosta(altro capolavoro allucinante con T.Mifune) Trono di Sangue(sempre con T.Mifune un adattamento del Mac Beth),Kagemusha l'ombra del guerriero,Dersu Uzala(unico film con un ambientazione al di fuori del giappone)mi accingo alla visione di questo film.Da questo film è nato il western all italiana.Sergio Leone e tutto quello che ci fù dopo.Il suo "Per un pugno di dollari( il capitolo della trilogia che apprezzò di meno) se non è un plagio a Yojimbo (titolo originale del film) poco ci manca.Nemmeno chiesero i diritti a Kurosawa pensando di fare un film locale.Fecero un successo clamoroso.
Il debito del western italiano,di Sergio Leone nei confronti di questo film non si esaurisce nella trama(identitica),anche il personaggio interpretato da Toshiro Mifune(silenzioso, cinico e materialista ,ben diverso quindi dai canoni classici dell'eroe )darà il via ad una serie di personaggi protagonisti di pellicole western nostrane e non,questo tipo di personaggio.
Un esempio di questi(il più illustre)è il personaggio interpretato da Clint Eastwood nella trilogia del dollaro
Il film parla di un ronin(ovvero di una samurai decaduto,tanti potevano essere i motivi che potevano portare i samurai quella condizione,ma il concetto di base era uno :non avevano più nè padrone,nè onore)che arrivato in un villaggio tenuto sotto il giogo di due famiglie in lotta tra loro,decide di sfruttare quest'ultime,alleandosi prima con una e poi con l'altra fino a distruggerle completamente.
Inizio la visione del film con una spettacolare inquadratura del maestro Kurosawa che sembra ver influenzato molto il cinema western successivo.Si vede Sanjuro(T.Mifune)che cammina su di un sentiero che poi lo porterà a un villaggio.E' un lungo pianosequenza molto bello.L'uso della macchina da presa è come sempre nei film di Kurosawa enciclopedico.Così come è di alta scuola l'interpretazione di Mifune sempre maestoso nell interpretare qualsiasi tipo di samurai.La scena è accompagnata dalla colonna sonora che ho apprezzato moltissimo da subito,purtroppo si sente poco durante il film.Il film se non fosse per la trama già conosciuta da chi ha già visto "Per un pugno di dollari" o "Ancora vivo" di W.Hill con B.Willis,film che cercano di riproporre la trama in diversa ambientazioneè davvero uno di quelli che non si dimenticano facilmente.
Davvero un gran film .Continuo così a cercare di vedere tutti i film di Kurosawa con samurai(mi manca ancora Rashomon,Ran,Sanjuro.....).

voto: 8/9

Gurgaz[
Adesso i film di Kurosawa li hanno stampati praticamente tutti in DVD. E' bastato vederne uno per capire che il regista merita, sia per il suo stile che ha fatto scuola, sia per come sa raccontare le storie, avvalendosi di attori giapponesi molto bravi. A proposito: non ci sono più attori giapponesi di un certo livello, al giorno d'oggi?

Grazie per la recensione, Arcimago. Mi invogli ad acquistare, in questo modo; magari non è il tuo intento, ma nel caso di Kurosawa si tratta di soldi ben spesi. Il bello dei DVD è che stanno provocando un gran revival dei film, una sorta di mercato parallelo e ben più redditizio del cinema. Non c'è nulla di male che la gente desideri ritornare al passato, cercando qualcosa di più intrigante rispetto alle opere attuali, spesso blande o insulse.

ArcimagodiMampang
Spesso vengono ristampate si dvd opere che in italia non uscirono mai in vhs,non vorrei dire fesserie ma questo mi pare sia uno di quei casi.Infatti quuando u paio di anni fà cercai questo titolo non lo trovai,mi pare giri a 7,90 ,ne vale la pena.
Kurosawa è uno dei più grandi registi della storia ed è ha un pregio pazzesco :è assolutamente fruibile da tutti,non necessita pazienza o capacità dallo spettatore.
Sugli attori giapponesi attuali non so dirti molto,non ho visto molto film giapponesi recenti.
Mi dicono un gran bene di Kitano(Beat Takeshi quando è attore) ma ho non ho mai avuto la costanza di vedere i suoi film(che peraltro passano spesso sullla tv satellitare).
Ho visto solo Zatoichi molto bello ma non indimenticabile,in alcuni momenti mischiava troppe cose che non ho gradito granchè.Mi dicono anche,però, che le produzioni giapponesi e asiatiche in generale da un pò di anni a questa parte stiano sfornando grandi opere.Varrebbe la pena di fare uno sforzo e documentarsi in merito.

Inviato il: 26/11/2007 15:22
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Re: Vecchie recensioni di film
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ArcimagodiMampang

TRE SAMURAI FUORILEGGE
ANNO 1964
REGIA Gosha Hideo
SCENEGGIATURA Abe Keiichi, Shiba Eizaburo, Gosha Hideo
ATTORI Tanba Tetsuro (Shiba), Hira Mikijiro (Kikyo Einosuke), Nagato Isamu (Sakura), Kuwano Miyuki (Aya), Kimura Toshie (Ine), Fujiwara Kamatari (Jinbei), Ishiguro Tatsuya, Tatara Jun
GENERE Storico

(tratto da asiaexpress.it)

"Jinbei, Gosaku e Yohachi, tre contadini, sono asserragliati in un cadente mulino, dove tengono imprigionata Aya, la figlia del magistrato. Un ronin casualmente di passaggio, Shiba, li scopre, ma non interviene, comprendendo che i tre disperati non vogliono fare del male alla fanciulla, quanto portare agli occhi di tutti le ingiustizie cui sono quotidianamente sottoposti. Il corrotto magistrato, impensierito dalla visita del lord del suo clan, che avverrà entro dieci giorni, sguinzaglia la riluttante guardia del corpo, Kikyo, e un manipolo di prigionieri liberati all'uopo - tra cui anche un disilusso samurai, Sakura - per riavere indietro la figlia e sedare la rivolta. Non ha fatto però i conti con l'onore di Shiba, il senso della giustizia di Kikyo e Sakura e soprattutto l'avidità dei suoi uomini.
L'esordio nel lungometraggio cinematografico di Gosha Hideo, già produttore e regista di diverse serie tv per la Nippon Television a partire dal 1959, è nel segno di una morale nerissima e senza via di fuga. Seguace dei chanbara fin dalla più tenera età, Gosha ne approfitta per portare sullo schermo una parabola spietata e cinica sulla coercizione delle coscienze cui il potere - nella sua forma più opprimente e spietata - costringe gli oppressi. Il mondo selvaggio nel quale inscatola la sua epica non è altro che l'esplicitazione dello scontro rognoso tra la nomenclatura corrotta di palazzo, persa tra intrighi e sotterfugi per nascondere le proprie colpe, e un vivaio di menti deboli preda degli eventi, che tentano una ribellione cui sono impossibilitati a dare seguito. Bilancieri della giustizia, aghi impazziti di equilibri di forza ormai in disfacimento, sono i tre samurai del titolo, unici in grado di impugnare a salde mani il futuro, eppure proprio per questo costretti a scelte difficili, in ultima istanza sovrumane; l'abbandono della persona amata, l'allontanamento dalla legge, infine la morte - simile a un inutile martirio, perché nulla può cambiare. Three Outlaw Samurai (Sanbiki no Samurai in originale) riesce a soggiogare la materia filmica in un riuscito connubio di cinetica violenza e amara riflessione; Gosha Hideo predilige un uso libero della macchina da presa, che svela la storia tramite inquadrature cristalline, necessarie a comunicare il senso di oppressione e indomita speranza impliciti nell'intreccio. Carrellate e punti di vista che permeano la visione di un erotismo decadente (la cattività di Aya, la punizione di Shiba, il rincorrersi di Sakura e Ine), una malia sopita che danza con la morte, nei rari momenti in cui la tensione si libera nel vibrare delle spade.
Del film esiste anche un elegiaco remake hongkonghese, trasognato e meno pessimista, opera di un altro mattatore del genere, Chang Cheh (The Magnificent Trio, 1966)."


(domani posto le mie impressioni su questo flm che mi appasionò mesi fa quando lo vidi per la prima volta e che mi ha entusiasmato oggi quando lo ho rivisto)
Un capolavoro,è questa la mia opinione su questo film.



C'è azione(dosata in maniera egregia),c'è la musica,che accompagna alcuni momenti ed è molto bella,c'è impegno,e c'è una sceneggiatura veramente solida.Fin dall inizio del film mi emoziono e vengo scosso dalla figura di Shiba, ronin errante che capita nella capanna,dove i tre contadini stanno tenendo in ostaggio la figlia del funzionario.Il film va via coinvolgendomi sempre di piùfra trame e sottotrame.Molte frasi mi impressionano e rimangono scolpite nella mia mente.
Che personaggi che vengono delineati!Shiba è delineato(pochi personaggi mi hanno infiammato come questo,il tipico personaggio che vorrei interpretare ad un gdr,umile,estremamente generoso,silenzioso,spadaccino insuperabie,disposto a pagare di persona per cause giuste)strepitosamente,così some Sakura(fantastica figura,estremamente ben delineata e credibile,di ronin catturato e mandato contro i ribelli[Shiba e i tre contadini]che ha l oscuro passato di provenire da una famiglia di contadini[come Toshiro Mifune nei Sette samurai il capolavoro assoluto del maestro Akira Kurosawa]) e Kikyo(la gurdia del corpo che si dimostra,a inizio film,superficiale e disposto a eseguire qualsiasi ordine,ben lieto di essere pagato profumatamente)
Esco dalla visone di questo film con una sensazione di benessere visiva,spirituale,morale.Sento un legame con il regista,il quale dà in questo film ,un idea del mondoe un'idea del cinema(come diceva uno dei miei registi favoriti:Truffaut),ed entrambe mi entusiasmano.
L ho visto su Rai Cinema World,in giapponese sottotitolato,dovrebbe far parte del catalogo RaroVideo,il che mi fa pensare che forse passerà su rai tre ,sennò nisba.No so se esista una versione doppiata in italiano ma vi consiglio di seguirlo in lingua originale,vale la pena.



voto 9

Inviato il: 26/11/2007 15:28
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