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AVATAR --- di James Cameron |
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È incredibile come James Cameron preannunci sistematicamente i suoi successi e non venga mai smentito dai fatti. Da subito Avatar si presenta come film dell’anno, anche se siamo solo a gennaio, mira a sbancare il botteghino e a scalzare dal podio un altro lavoro ciclopico del medesimo regista: Titanic. Vuole essere un punto di non ritorno, un gran passo in avanti per la tecnica cinematografica digitale ed stare per un po’ sulla bocca di tutti. È incredibile, ripeto, che tutte queste promesse siano mantenute.
Sebbene i film che utilizzano la proiezione 3D abbiano raggiunto da tempo le sale, Avatar è il primo ad essere visto da un pubblico così vasto. É anche il primo a fare un uso sapiente di questa tecnica che regala visioni immersive ed avvolgenti, oltre ad una leggera nausea a chi non è abituato. D’obbligo la visione sul grande schermo, se non altro per non sentirsi esclusi da quella che, ci piaccia o meno, sarà la prossima generazione di arte cinematografica. La storia si svolge nell’anno 2154 su Pandora, un pianeta lussureggiante abitato da una razza di giganti umanoidi chiamati Na’vi. Gli uomini vi giungono attratti da un prezioso minerale, ma si scontrano con l’atmosfera irrespirabile, la natura selvaggia e l’ostilità dei nativi. L’equipe di scienziati guidata dalla dottoressa Grace (Sigourney Weaver) ha creato dei cloni mescolando il genoma umano con quello dei Na’vi, allo scopo di spostarsi sul pianeta e cercare contatto con gli indigeni. Questi avatar hanno le stesse caratteristiche fisiche degli abitanti di Pandora, ma vengono controllati in remoto dagli uomini con cui condividono i geni. Proprio per questa ragione l’ex-marine Jake Sully (Sam Worthington), paraplegico, è inviato sul posto in sostituzione del defunto gemello. Mentre lavora con Grace per stringere buoni rapporti con i Na’vi, fornisce informazioni al colonnello Miles Quaritch (Stephen Lang), un uomo senza scrupoli che desidera soltanto spazzare via gli autoctoni il prima possibile. L’incontro con l’affascinante Neytiri (Zoe Saldana) e con il resto della comunità Na’vi è la svolta del film: Jake impara a vivere in armonia con la natura, a muoversi con agilità e a domare gli ikran, gigantesche creature volanti simili a draghi. Nel frattempo, intuisce che Pandora nasconde un segreto più grande. Quando l’amministratore della colonia umana, Parker Selfridge (Giovanni Ribisi), decide che è finito il tempo delle trattative e lascia carta bianca a Quaritch, Jake dovrà scegliere da che parte stare. Ovviamente ha già scelto. C’è tanta CGI in Avatar, più di quanta si sia mai vista prima d’ora. Un mondo alieno che prende vita sotto i nostri occhi, in cui gli uomini, messi a confronto con una natura antica e senziente, sembrano formiche. Se si escludono certe scene, troppo veloci e convulse per imprimersi correttamente nella retina, è uno spettacolo eccezionale che ammalia dall’inizio alla fine. Merito non solo della qualità degli effetti grafici, ma soprattutto della sceneggiatura, molto attenta e curata, per presentare allo spettatore l’ambiente alieno nei dettagli. Passo dopo passo, il mosaico prende forma e risulta coeso. Visto che molti personaggi sono digitalizzazioni di attori in carne ed ossa, la recitazione passa in secondo piano ma è comunque di buon livello, grazie ad un cast convinto e sorretto da un copione senza sbavature. Il film impiega gran parte della sua durata (160 minuti) a costruire un mondo credibile, pertanto anche i Na’vi sono ben tratteggiati ed approfonditi, così come la loro cultura, assai simile a quella degli Indiani d’America. Le musiche di James Horner sono perfette, il sonoro è spaziale ed il divertimento assicurato, perché Cameron si è preoccupato di non lasciare tempi morti. Continua a somministrare informazioni, a mostrare immagini spettacolari, a creare tensione e a scaricarla in elaboratissime scene d’azione. Una sceneggiatura coi fiocchi, come non se ne vedevano da anni in film di argomento fantastico. Ma questo Avatar avrà pure qualche difetto? Sicuramente il messaggio di fondo è troppo esplicito, troppo radicale per far riflettere: la contrapposizione morale tra i biechi coloni umani e gli indomiti Na’vi, difensori non solo della propria libertà ma della natura che li circonda, si risolve con chiaro vantaggio per i secondi. Gli umani meritano di venir sconfitti: sono troppo rozzi e lontani dalla vera comunione con la natura. Non ci sono sfumature, solo un messaggio ecologista senza se e senza ma, destinato a non sollevare grandi dibattiti. Ma è funzionale alla trama, la porta avanti bene e non introduce complessità sgradevoli, perciò nel complesso la storia regge e non risulta pesante da digerire. Ecco il nuovo film campione d’incassi di tutti i tempi, la pietra di paragone con cui misurare quel che verrà dopo. Visto che è pure un ottimo lavoro, gioiamo e rallegriamoci. Voto di gradimento: 10 Voto critico: *****
Inviato il: 16/1/2010 18:05
Ultima modifica di Gurgaz il 17/1/2010 20:50:38
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Sono sempre scettico di fronte a ciò che sembra *debba* piacere indistintamente a tutti... come se non si potesse esprimere un'opinione diversa, o - perchè no? - contraria. Mi secca dovermi per forza conformare, adeguare, fors'anche omologare. Mi secca dover per forza seguire certi telefilm, o leggere determinati libri, o guardare specifici film perchè "è la moda del momento" (e se ti rifiuti ti fanno quasi sentire un escluso, un reietto o uno scemo). D'altronde è questo il prezzo della globalizzazione, pare.
Posso dire che non provo molto interesse per questo 'Avatar'? Ne han parlato talmente tanto che me l'hanno reso indigesto. Come già accadde con Harry Potter, Lost e Twilight, per dirne tre (tutti fenomeni mondiali che, infatti, mi sono limitato ad osservare da lontano). Si tende sempre più in quella direzione, tra l'altro: presentano un prodotto o un personaggio in continuazione, e molto spesso questi finisce per andare in sovraesposizione ancora prima di arrivare. A parte le mie personali paturnie, premettendo che non ho visto 'Avatar' e non ho granchè voglia di vederlo, avrei alcune domande per Gurgaz, della cui opinione mi fido ciecamente: 1) Alieni buoni, umani cattivi (Ultimatum alla Terra, E.T). Orientali buoni, occidentali cattivi (L'Ultimo Samurai). Indiani buoni, bianchi cattivi (Balla coi Lupi). A parte che io, da umano bianco occidentale, sto iniziando a perdere il buonumore ( ), la trama parrebbe la classica favola ecologista già vista in passato. In cosa esattamente è diverso, stavolta? 2) Mi rendo conto di non risultare equo nè ragionevole, ma per una volta vorrei sfogarmi: ho letteralmente odiato Titanic. Stucchevole, buonista, melenso, eccessivamente lungo, con personaggi banali e dialoghi da 'Bacio Perugina'. Quando potrei odiare Avatar, in prospettiva? 3) Il 3D. Io sono miope, sinistra -7.50 e destra -1.25. Indosso lenti a contatto, ma un occhio tende a lavorare più dell'altro. A me il 3D "old style" (quello delle cartoline, dei giornalini, etc) creava problemi, perchè non lo percepivo correttamente. Al cinema persone come me potranno seguire un film 3D normalmente, o dovranno rassegnarsi ad uscire dalle sale con dei colossali mal di testa? Grazie.
Inviato il: 16/1/2010 19:11
Ultima modifica di =Dr.Scherzo= il 16/1/2010 23:55:03
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Tutore
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Gurgaz, il rispetto che provo per te è aumentato ancora per questa tua recensione su Avatar. Dico sul serio.
Personalmente mi aspettavo una grossa delusione dal film, perché avevo ovviamente letto decine di commenti scettici o negativi, la maggior parte dei quali da chi il film naturalmente non l'aveva ancora visto oppure se l'era scaricato e guardato sul PC. Per fortuna, la visione personale mi ha entusiasmato oltre ogni previsione, e mi ferisce leggere i commenti di chi adesso l'ha visto e non riesce proprio a fare a meno di dirne peste e corna per convincersi di essere "spettatore consapevole". Avatar mi è piaciuto tantissimo, e penso che andrò di nuovo a vederlo al cinema, una cosa che negli ultimi dieci anni ho fatto solo per Il cavaliere oscuro. Condivido tutto quello che hai detto sulla sceneggiatura: sono 2 ore e 40, ma io non le ho patite e non credo che ci siano minuti sprecati che si potevano tagliare. La rappresentazione visiva è semplicemente perfetta, e non parlo solo della CGI ma proprio del design di ambienti, piante e creature. Sono riusciti a creare un mondo di cui piacerebbe sapere di più, di cui si vorrebbe vedere altro, e in vita mia questa curiosità così forte me l'hanno data solo Guerre Stellari e Tolkien. Dr. Scherzo, anche io sono sempre scettico di fronte ai fenomeni di massa... però mi rendo conto che questo scetticismo porta al campanilismo opposto: ci si oppone a tutti i costi al fenomeno, ne si detesta l'invadenza e si finisce per giudicarlo negativamente a priori. Per esempio anche io ho odiato Titanic quando uscì, però poi la prima volta che l'ho visto è stata nel 2009! E alla fine qual è la mia opinione? Che non è affatto un film da 11 premi Oscar, però la seconda parte è sensazionale e la prima, per quanto abbia le caratteristiche che attribuisci tu, è ben raccontata. Sono molto più scettico verso prodotti come Twilight, produzioni con un budget molto diverso e soprattutto target e scopi molto ben dichiarati e, dunque, sospetti a prescindere. In quanto al tema di Avatar, certo, lo puoi definire come la solita favola ecologista. Però io trovo che questa volta la rappresentazione sia diversa: in Avatar sono riusciti a farmi odiare certi personaggi perché, piuttosto che farli apparire ottusamente cattivi tout court, ti fanno proprio capire che sono stupidi e ciechi. Non c'è il cattivo disneyano che ridacchia maligno e smette di ridacchiare solo quando muore: ci sono persone che, se non sei proprio morto dentro, ti vien voglia di prendere a sberle. E la rappresentazione del potere bellico dell'uomo ti dà davvero da pensare: qui non abbiamo i fucili degli spagnoli contro gli Aztechi armati d'archi, qui abbiamo centinaia di bombe incendiarie, di missili, di esplosivi, una quantità esagerata di fuoco contro una natura e delle persone pressoché inermi. Quando te lo fanno vedere così, ti viene in mente la portata di una follia simile. Per questo trovo che Avatar non sia tanto una favoletta ecologista, e che in certe scene sia anzi quasi un documentario di cose che succedono davvero sulla Terra. Il 3D devo dire che ha dato qualche problema anche a me, ma non so a che cosa attribuirlo. Nel cinema dove vado di solito, finora mi avevano dato degli occhialoni belli pesanti e non avevo avuto problemi, e ho delle lenti a contatto che non mi danno una visione proprio perfetta. Invece per Avatar ci hanno dato degli occhiali più piccoli e leggeri, e soprattutto nelle prime parti del film ho avuto dei seri problemi a percepire un'immagine unica: le scene più concitate non le ho praticamente capite, erano sdoppiate e confuse. Poi però più avanti è migliorato molto, quindi magari era un problema di proiezione. Non saprei. Comunque alcune sale trasmettono il film anche in 2D, quindi al limite potresti vederlo così: finora non ho ancora visto un film che mi abbia convinto che il 3D modifichi radicalmente l'esperienza. E del resto, visti i costi per l'utente, sto seriamente pensando di boicottare quasi tutte le prossime proiezioni 3D e di vederle in 2D laddove possibile: spero che questa moda si esaurisca entro il 2010, perché 10 euro per uno spettacolo sono davvero tanti e le sale non fanno sconti a nessuno, nemmeno ai bambini!
Inviato il: 17/1/2010 13:50
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Maestro
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Grazie, EGO. Con ogni probabilità è come dici tu, anche se io rimango scettico.
Interessante recensione di "Avatar": http://fabristol.wordpress.com/2009/12/20/avatar-recensione/
Inviato il: 18/1/2010 14:13
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Non sono un fan dei fenomeni di massa, come te li evito come la peste. L'unico motivo per cui sono andato a vedere Avatar è che è un film di James Cameron, e io di James Cameron mi fido, perché oltre a Titanic (che non mi piace, ma di cui riconosco il peso "storico") ha fatto una quantità di film a dir poco geniali, o perlomeno di buona qualità, a fronte di investimenti miliardari. Ad oggi è uno dei pochi grandi di Hollywood a non aver compiuto veri e propri passi falsi, sia in termini di qualità che di risultati ottenuti. Non è facile attirare così tanta gente al cinema per dei film che durano 3 ore. Ancora 200 milioni di dollari e Avatar supererà Titanic al box-office di tutti i tempi, ed è matematico che ci riuscirà sorpassandolo pure di un bel pezzo. Non significa niente, in fondo, ma è un risultato notevole. Ci sono tanti film che sollevano un clamore paragonabile ad Avatar e questo non succede; vuol dire che Cameron ha ancora qualcosa di speciale da offrire, la gente crede nel regista e nella sua capacità di intrattenere. Citazione:
Secondo me di diverso c'è l'assenza di un'eccessiva pesantezza ideologica. Il comportamento degli umani, nella condizione in cui si trovano, è abbastanza ragionevole (o meglio, credibile), così come lo è quello dei Na'vi. E' naturale parteggiare per gli alieni visto il "vulgar display of power" dei marines, peraltro molto simile a varie situazioni di guerra dei nostri tempi. ll fatto è che di solito certe dicotomie nel cinema sono volte a creare un j'accuse, magari travisando la realtà o la storia. In Avatar abbiamo una situazione ipotetica, un futuro dove alcune abitudini del mondo di oggi: il declino dell'etica (soprattutto della capacità di scegliere fuori della convenienza), il concetto di guerra preventiva, la scarsa attenzione per l'ambiente e per ciò che è "altro" rispetto alla nostra individualità. Sono tutti temi attuali, ma Avatar li trasfigura bene, per cui si percepiscono pur non vedendoseli spiattellati in faccia nudi e crudi. E' un po' quello che cerco di fare nei miei libri, anche se qui si rimane si resta ad un livello meno profondo di analisi. Citazione:
Direi che i due film non hanno nulla in comune. C'è una storia d'amore ma non è né banale né melensa, e in svariati momenti si respira un'atmosfera che ricorda alcuni momenti di Aliens. Non è solo la presenza di Sigourney Weaver e il recupero di svariate idee di quel film (il "criosonno", gli esoscheletri, i marine e anche altro), è proprio la gestione delle conversazioni tra umani che ricorda molto Aliens. I dialoghi non sono nulla che segni profondamente lo spettatore, ma hanno il pregio di non annoiare e di risultare spesso appropriati alla situazione. Credo di aver scosso il capo per una battuta mediocre una o due volte in 3 ore, mentre la media dei film di fantasia/azione contemporanei è di uno scuotimento ogni 5 battute. Citazione:
Qui non so dirti, non sono un medico oculista. A me il 3D qualche piccolo problema lo ha creato, perché indossavo gli occhiali sotto gli occhiali 3D; dovresti solo provare, poi ti fai un'idea per tutti i successivi film, no? La mia idea sul 3D è simile a quella di EGO, con la differenza che a me è sembrato che le inquadrature a campo lungo e le scene "lente" acquistassero una profondità e un fascino notevoli col 3D. Avatar non ha molte "cavolate", cioè oggetti che si protendono verso lo spettatore per farti fare "ooh"; utilizza il 3D come concetto generale di proiezione, che è diverso. Anche le creazioni al computer mi sono sembrate molto più realistiche così.
Inviato il: 20/1/2010 22:40
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Tutore
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Sì, proprio così. E poi, di fronte alle accuse di manicheismo dei personaggi, mi chiedo semplicemente una cosa: ma tutti i personaggi "profondi" perché pieni di contraddizioni e di conflitti interiori, ma non sono quelli ormai la vera banalità? Spesso ci si sforza talmente tanto di dare "più dimensioni" a un personaggio, che il risultato è o ridicolo o francamente psichiatrico. Secondo me un personaggio può essere credibile anche se non è tormentato da mille dubbi su ogni cosa che fa e che pensa, e anzi, trovo che il dubbio e il cambio di idea di fronte a un'opinione opposta siano ormai cose rare nella realtà quotidiana, quindi non vedo perché i personaggi di Avatar dovrebbero essere giudicati piatti. Svolgono esattamente il loro ruolo senza falsità, senza cedimenti e senza stucchevolezze. E una storia può essere una buona storia anche senza frasi epiche e senza personaggi schizofrenici. Citazione:
C'è, inoltre, un solo clamoroso errore di adattamento: è quasi un primato, visto che ormai qualsiasi spettacolo tradotto in italiano contiene periodi che suonano artificiali da un chilometro di distanza. La frase incriminata si ha nel momento in cui, poco dopo l'inizio del film, un personaggio lancia un oggetto a un altro e gli dice "Pensa in fretta!". Ora, ma quando senti una cosa così in fase di doppiaggio, non ti viene il minimo dubbio che non significhi niente? E' chiaro, dal contesto, dalle immagini, da tutto quanto e anche dal significato comune di questa frase idiomatica, che "Think fast!" significa "Al volo!"
Inviato il: 20/1/2010 23:16
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Maestro
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Va bene. Mi avete convinto.
Se *entrambi* - come pare - mi confermate che vale la pena vedere Avatar, farò del mio meglio per vederlo. ... Il fatto è che qua siam praticamente d'accordo sempre su tutto, e se qualcuno ogni tanto non va controcorrente o non fa qualche affermazione ardita, non c'è dibattito. EDIT: avevo scritto alcune facezie, ma ho preferito eliminarle. Con voi due mi sento in soggezione, come se facessi la figura dello scemo che ride quando non deve. Soprattutto con EGO.
Inviato il: 20/1/2010 23:49
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Nella vita reale, di solito, quello sono io EDIT: ho trovato una breve ma utile spiegazione del perché il 3D di Avatar, nel cinema dove sono andato, è inferiore a quello che avevo ammirato in Up, L'era glaciale 3 e A Christmas Carol: http://www.gubbioinformatica.it/consigli/cinema3D.asp Avatar è l'unico film che finora abbia visto proiettato in Real D, mentre gli altri li avevo visti in Xpand 3D. Forse alcuni occhiali per l'Xpand sono andati danneggiati e il cinema ha deciso che per risparmiare qualcosa passava al Real 3D... o forse è una scelta che hanno fatto solo per Avatar. Verificherò quando andrò a vedere l'Alice di Tim Burton
Inviato il: 21/1/2010 19:15
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Sapiente
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Mi sarebbe piaciuto molto andare a vederlo ma mi sa che a questo giro salto...purtroppo me lo godrò in glorioso 2D quando uscirà in dvd.
Inviato il: 8/2/2010 23:47
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Re: AVATAR --- di James Cameron |
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Supremo Maestro
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Visto ieri... che dire? Sono completamente d'accordo con la recensione di Gurgaz e di EGO. Mi è piaciuto molto, mi ha emozionato, mi ha fatto parteggiare per i personaggi del film, di una profondità (in tutti i sensi, visto il 3D :P) a dir poco unica.
Mi ha fatto volare con la fantasia, immaginando di essere su quel pianeta, Pandora, così bello e incontaminato... un sogno ad occhi aperti. Emozioni incredibili che veramente non ricordo di aver mai provato per un film. Insomma, sarà anche un film che accontenti tutti i palati, ma sono felice di aver avuto la possibilità di vederlo e se questo fa di me uno del "popolo bue", beh, per questa volta non me ne frega proprio niente. P.S. Riguardo il 3D, io l'ho visto al centro della sala con uno schermo di 14m di larghezza, e mi ha dato un po' fastidio nei primi 5 minuti. Poi gli occhi credo si abituino alla novità e il resto è filato via liscio. C'è da dire che gli occhialini erano piuttosto piccoli e anche abbastanza sporchi (pulitura con panno asciutto prima di indossarli è stato necessario).
Inviato il: 14/2/2010 20:31
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