Per completare l'addestramento nelle Arti Superiori del Ramastan, tu, Lupo Solitario, devi partire verso le lontane terre del sud, alla ricerca della leggendaria Pietra della Sapienza. Dovrai scegliere il tuo percorso in un territorio battuto da bande di feroci mercenari. Dovrai fare appello alle prodigiose capacità apprese sul libro del Ramastan. Dietro ogni pagina può celarsi un agguato mortale, ad ogni passo metti in gioco la tua vita e il successo della tua missione.-
Dopo aver recuperato il Libro del Ramastan, Lupo Solitario si dedica all'apprendimento delle nuove arti, sfruttando il momentaneo periodo di pace dovuto alla guerra civile che si consuma fra i Signori delle Tenebre dopo la morte di Haakon. Il percorso di perfezionamento si rivela però molto lento, e quindi il nostro Maestro Ramas dovrà iniziare la ricerca delle 7 Pietre della Sapienza, come fece Aquila del Sole, fondatore dell'Ordine Ramas. Soltanto il punto di partenza è noto: bisogna cominciare dalla pietra di Varetta, nelle Terre Tormentate, ed è proprio lì che ci dirigiamo.
Il vero punto di forza della sesta avventura di Lupo Solitario è lo scenario, ricco di spunti per rendere il viaggio emozionante ed assolutamente non banale. Le Terre Tormentate sono un insieme di paesi in continua guerra fra di loro, vessati da sanguinosi conflitti ed eserciti di mercenari. E' una delle migliori avventure del genere "viaggio" scritte da Joe Dever: il cammino che dobbiamo seguire nel libro è in realtà più lineare di quanto possa sembrare al letore, ma quasi in ogni momento siamo chiamati a fare delle scelte sul percorso da seguire, per cui le vie alternative non mancano: ci si sente davvero liberi di scorrazzare per le Terre Tormentate ! Molto importante l'uso della mappa per decidere la strada da seguire, che è al centro di alcune situazioni di gioco ben congegnate. La difficoltà di gioco è medio/alta, soprattutto a causa dello scarso numero di arti Ramastan con le quali possiamo iniziare, divenendo particolarmente alta solo in alcuni punti (è difficile vincere il torneo di tiro con l'arco, e lo scontro finale può essere letale se non si è attenti).
Il racconto scorre che è un piacere, dandoci modo di visitare molti paesi e città: da Lyris a Slovia passando per Salony, gli episodi che rendono la storia avvincente e gradevole non mancano. Dal primo scontro con Roark, principe di Amory, al torneo di tiro con l'arco; dall'ingresso nell'affascinante città di Varetta al viaggio lungo il fiume verso la città di Tekaro; per tutta la durata del viaggio si respira l'atmosfera tipica delle Terre Tormentate. Molti i personaggi di un certo rilievo che compaiono sul nostro sentiero: dall'arrogante Roark (un cattivo abbastanza ricorrente nella saga) al simpatico mago Cirillo, fino alla seconda apparizione di Gwynian il Saggio (meno fugace di quella avvenuta all'inizio del quarto libro).
A partire da questa avventura, con le nuove regole della serie Ramastan, l'autore introduce l'uso dell'arco e soprattutto ci permette di partecipare ad un torneo di tiro ove il primo premio è uno dei migliori Oggetti Speciali dell'intera saga di Lupo Solitario: l'Arco d'Argento di Duadon ! Se riuscite a vincerlo diventerete arcieri quasi infallibi, ma prima dovrete avere la meglio su Altan nella finale del torneo, duello veramente difficile da vincere (molti degli abituali bonus di Combattività non vi saranno utili questa volta). In realtà la partecipazione al torneo è facoltativa, ma è davvero difficile rinunciare...
Un ottimo librogame che merita un 9. E' una delle avventure più belle dell'intera ricerca del Ramastan, ed anche se non ci sono gli sgherri dei Signori delle Tenebre a movimentarla, sia il lato narrativo che quello giocoso sono al livello di alcuni dei migliori volumi della saga.
Sono passati tre anni da quando Lupo Solitario ha sconfitto il Signore delle Tenebre Haakon combattendo presso la Tomba del Majhan, e in questo tempo il regno di Sommerlund ha goduto di un lungo periodo di pace e prosperità. I Signori delle Tenebre non hanno più attaccato il paese da quando Haakon è morto, ma corre voce che a Helgedad sia scoppiata una guerra intestina, poiché il più giovane dei Signori delle Tenebre cerca di prendere il dominio della città. Ma a Sommerlund tutti sanno bene che Lupo Solitario ha ritrovato il Libro del Ramastan, l'inestimabile tesoro che era andato perduto.
La storia leggendaria del Libro del Ramastan risale al primo Grande Maestro, Aquila del Sole, che con la sua immensa saggezza ha infuso le Arti Ramastan nei guerrieri di Sommerlund e li ha resi capaci di proteggere il loro paese dalla potenza devastatrice dei Signori delle Tenebre. Il Libro, nel quale erano custoditi i preziosissimi segreti delle Arti Ramastan, era andato perduto centinaia di anni fa, ma la sua saggezza è stata tramandata di generazione in generazione. In questo modo ogni cavaliere ha potuto godere degli insegnamenti in esso contenuti ed ha acquistato la forza di resistere ad ogni nemico.
Una volta tornato alla sua terra natale Lupo Solitario si è rinchiuso nel monastero sulle colline immergendosi nello studio delle Arti Ramastan. È stato un durissimo impegno cercare di potenziare la sua resistenza fisica e mentale.
In tre lunghi anni ha compreso i segreti di tre Arti Ramastan. Da solo non ce la fara' mai ad acquisire la conoscenza di tutte le altre discipline. Per riuscire a mantenere la promessa di ricostruire l'ordine dei Cavalieri Ramas dovra' ripercorrere le tappe della ricerca che già Aquila del Sole portò a termine più di mille anni fa. Egli era giunto alla conoscenza completa delle Arti Ramastan e aveva scritto tutto ciò che sapeva nel grande Libro.
Purtroppo il tempo ha deteriorato molte pagine, dove sono rimaste a guidarlo solo poche parole appena leggibili.
"Cerca di trovare la Pietra della Sapienza di Varetta, poiché essa sola possiede il potere e la saggezza..." è quel poco che si riesce a decifrare. Varetta è una delle più antiche città del Magnamund e si trova nelle Terre Tormentate, proprio oltre la Voragine della Morte, nella parte più a sud del regno di Sommerlund. Così, guidato dalle parole del suo antico maestro e con lo spettro di una nuova sanguinosa guerra contro i Signori delle Tenebre, Lupo Solitario parte alla ricerca della Pietra della Sapienza di Varetta, inconsapevole degli orrori che lo aspettano nelle Terre Tormentate.
Ho rigiocato questo libro dopo 10 anni e direi che me lo ricordavo bene e ho avuto le stesse emozioni. Uno dei piu' belli. Notevole la presenza del personaggio Cirillo. L'arco d'argento di Duadon è un arma da urlo! (l' ho vinto per un soffio). Molto ben reso il viaggio tra i vari paesi (in primo piano Varetta) e, soprattutto girare per le fogne di Tekaro senza una mappa è ben difficile..... Il Dakomyd è un nemico veramente tosto. Se non l' avete notato, dopo che si è ferito il principe Roark alla taverna, Dever spinge in tutti i modi il lettore ad andare a Soren ( dialogo con il capitano,il trans per Amory che costa corone d' oro,il bivio in cui lupo solitario si ferma a riflettere sulla direzione, ecc...) in quanto andare a Amory è....... non ve lo dico! Eh eh! L'inizio della serie Ramastan è pieno di fascino e avventura, difficile..soprattutto se non avete la Spada del Sole..... Un consiglio per la scelta delle arti: 1- Guerra 2- Medicina 3- Divinazione Anche se non completate un cerchio della sapienza, avrete comunque delle arti molto utili in questo librogame.
Bello il Dakomyd in copertina vero? Aspettate d' incontrarlo.....
Interattività (cioè quanto il LG sfrutta le potenzialità a sua disposizione): 10 Stile di scrittura (quanto l'autore sa coinvolgere per qualità letteraria): 9,5 Ambientazione (quanto l'autore sa coinvolgere per la ricchezza dei luoghi e dei fatti): 10 Bilanciamento (equilibrio tra le regole e l'effettiva difficoltà): 9 Grafica: 10
Voto complessivo: 10 Difficoltà : alta
La sfida per l' arco d'argento di Duadon....Come dimenticare tale momento?
Divenuto Maestro Ramas, Lupo Solitario è pronto per il secondo gradino dell’addestramento. Il Libro del Ramastan e tre anni di studio gli hanno permesso di apprendere tre nuove Arti, ma il libro non può insegnargli di più: per imparare il resto Lupo Solitario dovrà ripercorrere i passi di Aquila del Sole, il primo Grande Maestro, alla ricerca delle sette Pietre della Sapienza. Dagli scritti rimasti emerge il nome dell’antica città di Varetta, nelle Terre Tormentate: è lì che dovremo dirigerci, in cerca di un tesoro perduto da mille anni.
Tre sole Arti Ramastan sono poche, e inevitabilmente l’impresa è difficile. Nel regno del terrore porta Lupo Solitario in uno dei territori più pericolosi di tutto il Magnamund, continuamente devastato dalla guerra, popolato da mercenari, signorotti senza scrupoli, mostri innominabili e molto altro; in più, pare onestamente che quasi tutti gli esseri viventi qui descritti vogliano la pelle del nostro eroe... talvolta in un senso molto letterale. La cattiveria del luogo si esprime con una certa quantità di morti istantanee, inattese e brutali, e con combattimenti piuttosto impegnativi, anche per via di speciali condizioni sfavorevoli. E’ un’avventura molto ansiogena, con regole tutte sue e non sempre conformi alla logica, per cui bisogna stare bene attenti a leggere il testo e a interpretare la situazione.
Non che valga la pena di fuggire, però: Nel regno del terrore è pronto a ricompensare chi decide di correre il rischio, sempre che questo venga affrontato con la testa sulle spalle. Il libro propone un sacco di strade diverse, e in ciascuna è possibile trovare qualcosa di interessante. L’unica zappata sui piedi Dever se la dà introducendo un oggetto troppo potente per farne a meno, il che limita le scelte del giocatore che sta leggendo tutta la serie; però questo non toglie nulla all’architettura complessiva del libro, che è veramente encomiabile. La quantità di scene fisse, tutte molto belle, non soffoca la libertà decisionale del lettore, che può quindi godersi l’ottima storia senza sentirsi trascinato dagli eventi. Ed è una fortuna, perché questo volume di Lupo Solitario è uno di quelli in cui la parte libro non si limita a raccontare, ma ti porta dentro il racconto, catturandoti e tenendoti in sospeso con un’atmosfera cupa, angosciante, in certi casi disperata. Nessuna divagazione sembra fine a sé stessa, a differenza di quanto avverrà negli episodi successivi, e benché Lupo Solitario interagisca con un sacco di persone e sia spesso in compagnia, Dever riesce a farci sentire sempre terribilmente soli, come vuole il nome del protagonista. Non credo che l’autore sia più riuscito a riprodurre così bene questa sensazione come fa in questo volume.
L’unico reclamo che si può fare a Nel regno del terrore riguarda la difficoltà, forse un po’ troppo alta per il giocatore che non ha letto i primi cinque libri; ci vorrebbe inoltre qualche precisazione sulla gara di tiro con l’arco, perché senza bonus di Combattività è una pura questione di fortuna, e sfacciata. Altre lamentele sarebbero vacue, alla luce del fatto che il volume 6 è l’ultimo vero esponente del Lupo Solitario più classico e più entusiasmante, prima che Dever lo trasformi in un’enciclopedia del Magnamund e lo popoli di troppi personaggi secondari, assimilandolo a un serial televisivo. Non è certo l’ultimo bel librogame di Joe Dever, ma è l’ultimo per cui non nutro alcun rimpianto, e sono contento che spetti ad una così bella avventura aprire il ciclo Ramastan.
Lo studio del Libro del Ramastan ha aumentato i nostri poteri ma per raggiungere il pieno sviluppo dobbiamo recuperare le perdute Pietre della Sapienza di Nyxator. Il primo di questi antichi manufatti si trova a Varetta; così inizia il nostro viaggio nelle terre devastate dalla guerra che si affacciano sul fiume Storn. In quest'avventura avremo il piacere di incontrare numerosi personaggi che, per un motivo o per l'altro, ci resteranno impressi: il mago Cirillo, il capo dei mercenari, il prepotente Roark di Amory e il saggio Gwynian (qui con in nome di Gunian). In particolare gli ultimi due li ritroveremo altre volte in futuro, uno come amico ed aiutante, l'altro come nemico mortale. Ad inizio avventura avremo modo di vincere un'ottima arma durante una gara di tiro: l'Arco d'Argento di Duadon, veramente stupendo! Purtroppo l'avversario da superare per ottenerlo è quasi imbattibile. Le Terre Tormentate, tenendo fede al loro nome, non sono un posto tranquillo e avremo spesso a che fare con ladri e fuorilegge durante il nostro viaggio verso Varetta e oltre; nell'antica metropoli verremo a conoscenza che la Pietra si trova nascosta a Tekaro, una città di Slovia che per nostra sfortuna si trova sotto assedio. Il nostro viaggio via fiume sarà ancora una volta funestato dall'attacco dei banditi ma infine ci permetterà di raggiungere rapidamente l'accampamento assediante nella cittadina di Eula. Entrare a Tekaro, per la precisione nelle fogne della città, non sarà difficile nonostante l'assedio; prima di raggiungere i sotterranei della cattedrale dovremo però superare numerose svolte che possono condurci a brutali morti istantanee. Prima di impossessarci della pietra dovremo sconfiggere il mostruoso guardiano, il Dakomyd, che potrà ucciderci istantaneamente a pochi passi dalla vittoria anche dopo che crederemo di averlo sconfitto.
Longevità 6.5 L'avventura è abbastanza lineare anche se permette qualche deviazione dal sentiero principale, perciò una volta terminato si potrebbero tentare di visitare i luoghi persi alla prima lettura.
Difficoltà 6 I combattimenti non sono molto difficili, sebbene le possibilità di recuperare resistenza non siano molte; il Dakomyd è un'avversario tosto, soprattutto per lo scherzetto finale...
Ambientazione 8 La prima visita nelle Terre Tormentate è avvincente; dai personaggi che incontriamo possiamo apprendere diverse cose riguardo alla storia di questa parte del Magnamund. Tra le cose che restano impresse di questo volume, una è che metà della popolazione tenterà di derubarti, l'altra è che le locande sono incredibilmente costose e le corone non basteranno mai!
Totale 7 La prima avventura Ramastan ci porta nelle Terre Tormentate, una porzione di Magnamund che avremo il piacere di visitare diverse altre volte. I personaggi che incontreremo sono davvero caratteristici e non si può fare a meno di farseli piacere/odiare. L'avventura scorre piacevolmente ed è ricca di spunti narrativi interessanti, collocandosi tranquillamente nella media dei volumi della serie.