| Categoria: Librogame E.L. - Singoli Libri Oltre l'Incubo
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Titolo: 02 - Nel Vortice del Tempo | Valutazione: 9.00 Letture:3585 | Ian e Clive Bailey | Cos'è in realtà quella piccola piramide di cristallo? E' forse la chiave che consente di varcare la soglia dello spazio e del tempo? Domande inquietanti, la cui risposta si trova forse nelle sale del British Museum, un luogo dove la storia e la leggenda hanno depositato le loro tracce millenarie. Antiche maledizioni dell'Egitto dei Faraoni, vampiri, dirigibili, evocazioni, case neogotiche abitate da spettri... tutto sembra ruotare nel vortice del tempo. |
Valutazione media:
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(1)
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Data pubblicazione 17/12/2006
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Inviata da: EGO il 7/2/2008 |
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Valutazione generale:
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9
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Il balzo qualitativo di Nel vortice del tempo in confronto al suo predecessore, sotto tutti gli aspetti, è sorprendente. Alla staticità del primo volume di Oltre l’incubo il secondo contrappone un dinamismo notevole, portando il protagonista e i suoi alleati da Londra in viaggio per l’Europa, fino addirittura in Egitto, in un’odissea che per scenari, eventi e personaggi ricorda moltissimo un’avventura di Indiana Jones. Anzi, il volo sull’aereo tedesco e il duello sullo Zeppelin, l’abitazione deserta e saccheggiata dell’archeologo collezionista, il misterioso barone Ausbach e il suo castello, le trappole e gli enigmi della location conclusiva sembrano quasi un’anticipazione del terzo film dell’archeologo dell’avventura di Spielberg. Il tocco di colore in più è fornito dalla presenza di vere e proprie forze ultraterrene, sia nemiche che alleate.
Se il primo libro della serie era piuttosto scialbo e poco d’atmosfera, questo è invece prodigo di descrizioni eccellenti e dettagliate, documenti da leggere, ottimi dialoghi, ritmo perfettamente gestito. L’abbondanza di importanti passaggi obbligati questa volta non è d’ostacolo al sistema dei bivi, che anzi si rivela da subito molto ricco e complesso, offrendo grande libertà di scelta sulla direzione da prendere e sulle azioni da compiere. Inoltre sono presenti diversi oggetti da raccogliere, ognuno con la sua utilità (non esistono i tipici oggetti-trappola da cui tenersi ben alla larga), e trovarli sulla propria strada è tutt’altro che scontato. In questo modo è possibile affrontare gli eventi con varie modalità, cosa che aumenta la rigiocabilità di un’avventura già molto interessante e avvincente, che meriterebbe più letture anche se fosse più lineare.
La difficoltà è stata curata decisamente meglio, e visto che ogni combattimento può essere affrontato in molti modi, lo scontro tra i propri punteggi e quelli dell’avversario diventa un ostacolo almeno parzialmente aggirabile. Non ci sono vicoli ciechi come quello sparato a bruciapelo dal libro precedente, e difficilmente un singolo lancio di dadi fallito può uccidere all’istante; in un paio di occasioni può capitare, ed una di queste è obbligatoria e situata proprio nel bel mezzo dell’avventura, ma le poche altre sono quasi tutte concentrate nel finale, dove un azzardo di questo tipo è comprensibile. Le modalità di combattimento sono davvero molto varie e creative, e stuzzicano abilmente la curiosità e l’immaginazione; il modo in cui ognuna è stata abbinata ai risultati dei dadi è un ulteriore tocco di classe che aumenta la potenza scenografica del libro (vedi il combattimento sull’aereo).
Nel vortice del tempo è quindi un vero librogame, maturo, complesso, diretto con grandissima abilità, ricco di sorprese e di bivi che incuriosiscono, stimolano, fanno sorgere dubbi e domande, invogliano all’esplorazione globale e la premiano con conquiste concrete, al contrario del primo volume che proponeva tante strade ma non dei validi motivi per provarne di nuove, e tante sfide ma non gli incentivi per affrontarle. Nel vortice del tempo si legge e si gioca con vero piacere, e gli unici motivi di rammarico che presenta sono una certa ridondanza (alcune situazioni conducono allo stesso risultato a prescindere da ciò che si decide di fare), un paio di punti dove l’ottimo equilibrio di gioco viene a mancare di colpo, l’assenza di un background narrativo saldo e coerente che renda più digeribili i molti, repentini colpi di scena, talvolta un po’ troppo gratuiti e fulminei. Rimane poi il mistero del primo paragrafo, incoerente con quelli che lo seguono dal punto di vista temporale e contenutistico. A parte questo, un librogame da leggere e guardare (anche i disegni sono nettamente superiori a quelli del Regno dell’ombra) assolutamente.
ERRATA CORRIGE 219: un’altra bussola tradotta come “compasso”, vero e proprio leitmotiv delle traduzioni italiane dei librogame!
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Inviata da: Gurgaz il 15/3/2009 |
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Valutazione generale:
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9
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Titolo originale: Terrors out of Time Autori: Ian e Clive Bailey Anno: 1985
il Regno dell’Ombra si era concluso con il ritrovamento di una piramide di cristallo, senza dubbio un manufatto antico e potente. Il secondo episodio inizia con il furto della piramide da parte del malvagio Barone Ausbach, discepolo delle tenebre ed acerrimo antagonista del nostro investigatore. Dopo aver perso le sue tracce nel British Museum, richiami il tuo amico Petrie-Smith per darti man forte in questa nuova ed imprevista indagine. L’inseguimento di Ausbach ti porta all’abbandonata Shandwick House, quindi sul dirigibile Lucrezia. Ausbach intende evocare dalla Grande Oscurità Het la Sterminatrice, una malvagia dea egizia; sta a te contrastare questo suo folle progetto e salvare il genere umano dalla distruzione.
Il miglioramento rispetto al primo capitolo è notevole: il regolamento è sfruttato al massimo per creare scontri avvincenti ma non eccessivamente difficili, soprattutto perché i recuperi sono più frequenti dei danni ricevuti. In più, l’investigazione si fa assai più interessante ed articolata, grazie alla varietà dei luoghi da perlustrare e all’interazione con altri personaggi. Il Barone Ausbach si rivela un antagonista memorabile, il colonnello Hiram Schroeder è una comparsa alquanto sinistra, Harold Lathers è lesto a trasformarsi da vittima in prezioso aiutante e Petrie-Smith è un amico entusiasta col brutto vizio di lasciarti sempre solo nei momenti critici. Non che il suo aiuto sia così indispensabile, specie se si riesce a mettere le mani sui potenti artefatti nascosti tra le pagine di questo libro.
Da segnalare un errore: le uscite del paragrafo 183 sono invertite. Il paragrafo 1, per molti fonte di perplessità, racconta l’apparizione di Ausbach nei pressi della casa del protagonista, ed è visto da una prospettiva esterna. Dal paragrafo 16 è evidente che il punto di vista è quello dell’investigatore, mentre il paragrafo 1 serviva solo da introduzione al furto della piramide, già raccontato al paragrafo 379 de Il Regno dell’Ombra.
Un librogame bellissimo nel suo genere, per me un piacere ogni volta che lo rileggo. Si tratta di un breve viaggio nell’esoterico, presente in misura maggiore rispetto al primo libro, che sfrutta invece mitologie di origine celtica e lovecraftiana, almeno nell’idea di base. La grafica è migliore e l’utilizzo di mini-immagini oltre ai disegni a tutta pagina è molto efficace.
Ambientazione: 9 Stile di scrittura: 8 Bilanciamento: 9 Interattività: 7 Aspetto grafico: 8
Voto complessivo: 9 Difficoltà: bassa
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