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Indice principale : Librogame E.L. - Singoli Libri : Guerrieri della Strada : 

Categoria: Librogame E.L. - Singoli Libri Guerrieri della Strada
Titolo: 04 - Verso la California  Piu' letteValutazione: 8.67  Letture:2799
Descrizione   Joe Dever
Descrizione   Il convoglio deve affrontare l'ultima, pericolosa tappa del viaggio verso la California. Alle consuete insidie esterne - mancanza di cibo, di acqua e di carburante, radioattivita', assalti delle bande di desperados - si aggiunge pero'adesso un inquietante mistero: alcuni componenti della carovana muoiono in maniera inspiegabile...e c'e'il rischio che proprio all'ultima tappa il viaggio si trasformi in una tragedia.
Valutazione media: (1) (10)
Data pubblicazione 19/2/2007
Inviata da: Federico il 3/12/2006
Valutazione generale: Valutazioni di categoria: 8 8
Descrizione
     Visto che non tutti gli amici del forum hanno questo libro, manterrò il mio commento il più breve e vago possibile.

Questo volume ha un compito doppiamente ingrato: essere il successore de La Zona Omega eportare a termine la serie.
E' probabilmente per questo che, nonostante alcuni punti riuscitissimi, ho avuto l'impressione che il libro si "trascinasse" un po', soprattutto nella parte finale.
Lo definirei quindi un epilogo senza troppe sorprese, visto che quelle che vengono tentate non sono poi così "sorprendenti" per chi abbia visto almeno un paio di blockbusters hollywoodiani.
Oltretutto il finale mi ha lasciato un po' di amaro in bocca: un po' troppo scontato e "rose e fiori", soprattutto per il livello di maturità dei contenuti mantenuto per tutto l'arco della serie.
Tuttavia non si tratta certo di un brutto libro, anzi, preso singolarmente è un ottimo librogame, ma fatica a reggere il confronto con il primo e il terzo episodio della serie, ed essendo il numero conclusivo, era forse lecito aspettarsi un pochino di più...
Ma che diamine! E'sempre Guerrieri della Strada!!!
Tra le parti migliori segnalo la "side-quest" in cerca di medicinali.
Penso che lo scheletro buio di un edificio ospedaliero sia in grado di evocare incubi peggiori di qualsiasi ambientazione horror-gotica.
(e delle volte è in grado di farlo anche quando l'ospedale è perfettamente funzionante)

Inviata da: Gurgaz il 13/10/2007
Valutazione generale: Valutazioni di categoria: 9 9
Descrizione
     Titolo originale: California Countdown
Autore: Joe Dever
Anno: 1989
Illustrazioni: Brian Williams
Traduzione italiana: Saulo Bianco (1991)

Il Gruppo Dallas 1 ha raggiunto Tucson, Arizona, e la meta è ormai prossima. Verso la California ci conduce quasi per mano lungo le ultime tappe del viaggio, attraverso le città di confine controllate dalle bande degli Outlaws e dei Puma. Dever corre un grosso rischio: quello di ricadere negli schemi già ampiamente adottati nei libri precedenti (agguati, fughe, sparatorie, incidenti stradali, esplorazioni), che avrebbero trasformato il quarto librogame in un episodio scialbo e calligrafico.

Per fortuna non è così, perché l’autore ha ancora idee da sfruttare. C’è l’impressione che in quest’ultimo libro sia stato riversato tutto ciò che non ha trovato spazio nei precedenti, come testimonia il recupero del personaggio di Rickenbacker, evanescente per buona parte della storia ed ora stabile compagno d’esplorazione di Mark Phoenix. Agli immancabili scontri coi banditi si uniscono interessanti diversivi, come la ricerca dell’atropina per curare l’avvelenamento di Kate e l’approvvigionamento dell’acqua, in compagnia di Brent Jaeger. Nel frattempo si fa strada l’agghiacciante ipotesi che nel gruppo ci sia un traditore, in combutta con gli Outlaws per rallentare il convoglio ed impedire l’arrivo in California. Il momento saliente del librogame è il processo, dove Mark Phoenix è chiamato come membro della giuria. Il giocatore deve decidere se utilizzare l’istinto o il ragionamento per individuare il colpevole.

Se il personaggio ha superato i tre precedenti volumi, le sue Caratteristiche di Sopravvivenza hanno ormai raggiunto un livello tale da non creare più problemi nei check. Dever ha voluto che i librogame si potessero giocare anche singolarmente, perciò i controlli sono tarati per personaggi con valori bassi (3 punti per caratteristica, più 4 da distribuire); sicuramente Verso la California è più ostico se preso come stand-alone, così come i volumi 2 e 3 della serie. Per elevare un po’ la difficoltà, in alcuni test è chiamata in causa la Resistenza: un valore basso può pregiudicare seriamente la riuscita e portare a conseguenze nefaste anche con alti valori delle caratteristiche. Diventa perciò importante preservare la propria salute e fare frequente ricorso alle Unità di Pronto Soccorso.

C’è solo una domanda: che fine a fatto Mad Dog Michigan? È davvero morto alla fine de La Zona Omega, annegato nelle acque del Pantona River? Ovviamente no, perché nei film nessun cattivo muore cadendo in un fiume. Non penso di rovinare chissà quale sorpresa accennando all’attacco dei Lions nella parte conclusiva e credo che solo un cieco non abbia notato l’aggressiva illustrazione di Brian Williams, dove un Mad Dog sfigurato alza contro di noi una paurosa motosega. Come tutti i film di Mad Max, il gran finale è preceduto da una battaglia, che vede i banditi effettuare l’ultimo, disperato tentativo di bloccare il convoglio in fuga. In un’ex-caserma delle guardie forestali, Mark Phoenix affronta la sua nemesi Mad Dog Michigan (perfino il bad guy di turno è un omaggio a Mad Max!) e permette così al gruppo di raggiungere l’avamposto californiano di Pine Valley.

Il finale che ne consegue è abbastanza deludente, perché troppo allegro e buonista, in paragone al tono crudo e realistico mantenuto per ben quattro librogame. Dever poteva limitarsi ad alludere, lasciando il destino di Mark e compagni all’immaginazione del lettore; al contrario ha preferito snocciolare una serie di piacevoli “sorprese”, alcune delle quali piuttosto scontate. Comunque il librogame e la serie Guerrieri della Strada sono ormai terminati, dopo aver regalato grandi soddisfazioni. Joe Dever ha dimostrato di essere uno scrittore poliedrico, in grado di adattare il proprio stile ad un’ambientazione molto diversa dal Magnamund e di sfruttare proficuamente gli spunti offerti dalla cinematografia Anni Ottanta. Una grande opera di genere, meno conosciuta di Lupo Solitario, ma del tutto equiparabile ad esso per forza espressiva, giocabilità e divertimento.

Ambientazione: 8
Stile di scrittura: 9
Bilanciamento: 9
Interattività: 8
Aspetto grafico: 9

Voto complessivo: 9
Difficoltà: media

Inviata da: EGO il 14/2/2008
Valutazione generale: Valutazioni di categoria: 9 9
Descrizione
     Guerrieri della strada si chiude con un volume di generose dimensioni, in cui viene raccontata l’ultima parte del lungo viaggio di Mark Phoenix e dei suoi compagni sopravvissuti verso la terra promessa di San Diego, California. Come e più della precedente, l’avventura è lunghissima e il confine tra gioco e romanzo è sempre più indistinto, lasciando intravedere lo stile di quelli che saranno i massicci tomi delle avventure di Lupo Solitario Grande Maestro Ramas.

Benché nei volumi precedenti sia successo praticamente di tutto, Dever è riuscito a mettere insieme un’altra lunga serie di situazioni nuove e interessanti, che non permettono mai all’interesse di calare più di tanto. Particolarmente intrigante è un piccolo giallo che si viene a creare all’interno della colonia, anche se credo che qui Joe abbia perso l’opportunità di trasformare l’idea in qualcosa di più: visto che all’improvviso i rapporti tra Mark e i compagni sembrano acquistare una grande importanza, si sarebbe potuto inserire un punteggio di Carisma, o qualcosa di simile, per decidere l’esito di questa parentesi, che invece si risolve praticamente da sé, che noi si capisca cos’è successo oppure no. Resta comunque molto alta la quantità di scelte da compiere, per cui la maggior parte delle situazioni può essere affrontata in almeno due modi ben diversi, se non di più, e questo aggiunge ancora più gusto a episodi come la ricerca dell’ospedale, di certo quello che rimane più impresso insieme al roboante finale contro il boss supremo, che in fondo è stato il vero motore di tutto il viaggio. Diciamocelo, lo scontro finale in termini di gioco è quasi una formalità, ma il taglio cinematografico con cui viene descritto e i lunghi sforzi compiuti per arrivarci lo rendono comunque un combattimento speciale, in un libro in cui stranamente i combattimenti paiono ormai semplici e sbrigativi a chi ha ancora in mente il ricordo di Viaggio disperato.

Difatti l’equilibrio di gioco riscontrato in Verso la California è davvero encomiabile. I veterani hanno qualche sconto nelle molte prove che i loro punteggi dovranno superare (alcune sono virtualmente impossibili se il libro viene giocato da solo, a meno di assegnare i punti proprio in previsione di affrontarle), ma i numeri da estrarre non sono tanto bassi e la Resistenza, se lasciata a sé stessa, può riservare delle brutte sorprese al momento meno opportuno.

L’epilogo della storia, dal sapore tipicamente americano ma non stucchevole (lo si potrebbe anzi ben definire “deveriano”), è la giusta e prevedibile conclusione per una serie di librogame, prodotto in cui le sorprese non stanno tanto nel finale, ma nel percorso che vi conduce. Per quanto non memorabile ed emozionante come La Zona Omega, Verso la california è un librogame di ottima fattura, quasi un esercizio di stile da parte di un autore ormai giunto alla maturità nel suo campo, un libro che non brilla per qualche motivo particolare ma in cui tutto funziona perfettamente, senza una sbavatura.



ERRATA CORRIGE
111: viene chiamato in causa un ipotetico punteggio di Forza. Poiché anche l’originale chiede di fare appello alla “Strength”, non è possibile stabilire a che cosa vada aggiunto il numero uscito dalla Tabella del Destino.

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