| Categoria: Librogame Stranieri Fighting Fantasy
|
Titolo: 57 - Magehunter | Valutazione: 8.00 Letture:1268 | Paul Mason | Sei un Cacciatore di Maghi, che insegue i malfattori e li consegna alla giustizia. La tua fidata pistola a pietra focaia e lo spadone di fine acciaio hanno affrontato molte battaglie, e possiedi la conoscenza, l'abilità e l'equipaggiamento necessari a catturare il più astuto degli stregoni. La magia ti porta lontano dal mondo che ti è familiare, verso una terra di tesori, trappole e tradimento. Strani racconti e bizzarre trasformazioni dovranno essere affrontati se vorrai vincere, sconfiggere il tuo nemico e fare ritorno alla tua terra natale. |
Valutazione media:
|
(1)
|
|
(10)
| |
Data pubblicazione 10/12/2007
|
|
Inviata da: EGO il 29/7/2009 |
|
|
|
|
Valutazione generale:
| |
8
|
|
Quando un librogame si apre con una pagina del “più notevole trattato sull’arte della caccia ai maghi”, contenente tanto idee originali quanto importanti informazioni sul gioco, è solo naturale crearsi delle aspettative. Facile sarebbe anche deluderle, visti i più recenti risultati di Fighting Fantasy; ma per fortuna qui l’autore è Paul Mason, uno abituato a deludere solo chi si aspetta more of the same, grazie alla sua grande originalità.
Magehunter non è solo il titolo del libro, ma anche quello del protagonista: il miglior cacciatore di maghi del suo mondo, dove la magia è considerata sicuro dono del maligno. L’avventura si apre con la cattura di Mencius, il grande stregone che inseguivamo da tempo; subito, però, le cose si complicano allorché la nostra nemesi riesce a fuggire dalle segrete del castello dov’è stato rinchiuso portandosi dietro anche Reinhardt, nuovo Margravio appena succeduto al padre defunto nella notte. L’incantesimo di Mencius apre un varco per il mondo di Allansia, dove ci toccherà inseguirlo per salvare Reinhardt e concludere la lunga caccia una volta per tutte.
Non sarà affatto facile: come sempre con Mason, Magehunter ha una struttura mefistofelica, straripante di scelte e alternative. L’autore è un vero maestro nel confondere le acque, spargendo riferimenti a oggetti, indizi e parole d’ordine un po’ dappertutto e inducendoci a credere che ci serviranno quando invece sono, per la maggior parte, solo false piste. Per dimostrare quanto sia efficace l’opera di inganno, dico solo che alla prima partita sono arrivato vicinissimo alla fine: mi mancavano però un paio di elementi che avrei trovato su una strada alternativa. Peccato solo che, in seguito, mi sia perso a seguire tutte le finte tracce, perdendo regolarmente, prima di scoprire che non mi serviva molto di più di quello che avevo la prima volta. La difficoltà di Magehunter sta davvero tutta qui, nel compiere le scelte giuste al momento giusto: per il resto, è sufficiente superare un Tenta la Fortuna e vincere un numero davvero esiguo di combattimenti, del tutto abbordabili. A questo proposito, consiglio di partire con una Fortuna molto alta, perché servirà anche per l’ultima battaglia; gli altri punteggi non sono importanti, a causa di un particolare trucco ideato dall’autore.
Devo anche fare i complimenti a Mason per l’efficacia del testo. I paragrafi più narrativi e lunghi, in genere, non contengono elementi di gioco, mentre quelli “di istruzioni” puntano al sodo e non si mescolano al racconto. In questo modo è più agevole ripercorrere tutto quanto nelle letture successive - che saranno, non dubitate, molto numerose. Di tutti i libri di Mason, forse questo è addirittura quello che ha meno da raccontare, dato che il true path è decisamente breve rispetto al totale del libro (una settantina di paragrafi) e la storia è molto più avventurosa e d’azione rispetto a quelle oniriche e misteriose viste in Black Vein Prophecy e The Crimson Tide, benché non manchi anche qui una geniale parentesi tra sogno e realtà, molto importante per il successo finale.
Trovo che quasi tutte le rabbiose critiche mosse a Magehunter dalle review reperibili online in inglese siano, onestamente, senza senso. Per farla breve, è completamente assurdo apprezzare La casa infernale e disprezzare i libri di Mason, in quanto si basano sulle stesse premesse: originalità del setting, poche regole semplici, pochi combattimenti e lanci di dado, true path breve ma difficilissimo da trovare. In quanto al fatto che “le istruzioni sulla caccia ai maghi contraddicono tutto ciò che sappiamo sui maghi di Titan”, è un’accusa veramente ridicola nei confronti di uno dei migliori tocchi di classe dell’intera collana. La realtà è che, se i combattimenti con avversari di Abilità 12 e il collezionare decine di oggetti più o meno magici non è tutto ciò che cercate in un librogame, Magehunter è un titolo che non mancherete di apprezzare.
|
|
|
|