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Indice principale : Librogame E.L. - Singoli Libri : Lupo Solitario : 

Categoria: Librogame E.L. - Singoli Libri Lupo Solitario
Titolo: 28 - La Vendetta di Sejanoz  Piu' letteValutazione: 8.00  Letture:2568
Descrizione   Joe Dever
Descrizione   Le truppe di Sejanoz, il malvagio Autarca del Bhanar, stanno per invadere le terre del Chai! Con gli eserciti nemici già dentro i confini del suo pacifico regno, il venerabile Xo-lin, imperatore del Chai, è costretto a cercare rifugio nella lontana città di Tazhan. A te, Grande Maestro, il compito di scortare il vecchio sovrano e la sua corte a destinazione... Ma attento! Il viaggio è lungo e insidioso, e Sejanoz è un avversario malvagio e potente. Riuscirai a portare a termine anche questa difficile missione?
Valutazione media: (1) (10)
Data pubblicazione 23/11/2007
Inviata da: EGO il 21/2/2009
Valutazione generale: Valutazioni di categoria: 8 8
Descrizione
     Nell’ultimo volume di Lupo Solitario finora pubblicato si esaurisce la breve saga dedicata all’Autarca Sejanoz. Questi, privato dell’Artiglio di Naar alla fine del precedente capitolo, ha deciso di sferrare l’attacco contro il regno confinante di Chai, che ha protetto la fuga del Grande Maestro. Preoccupati per l’incolumità del governatore Xo-lin, i Maghi Anziani si offrono di portarlo via con sé, ma egli rifiuta di abbandonare la propria gente e predispone una carovana che porti lui e la famiglia reale in salvo verso est, nel territorio di Lissan. Come parte della scorta di Xo-lin, sarà nostro dovere preservare l’incolumità del governatore durante il viaggio.

Devo fare i complimenti a Joe Dever per il risultato ottenuto: nonostante sia notoriamente incompleto, con i suoi 300 paragrafi La vendetta di Sejanoz è lungo e articolato quanto qualsiasi altra avventura del Nuovo Ordine, tanto da mettere seriamente in discussione la necessità delle canoniche 50 sezioni in più. La dinamica dell’avventura ricorda tantissimo Guerrieri della strada, con il Grande Maestro che rispecchia il ruolo di difensore della carovana che fu di Mark Phoenix nell’altra serie di Dever; la scoperta di un traditore all’interno del gruppo, intenzionato a far fuori il giovane erede al trono, è un ulteriore punto di contatto tra i due racconti. Non c’è un vero e proprio filo conduttore dell’avventura, pertanto essa è una raccolta di piccole missioni, spesso di ricognizione, non tutte obbligatorie, che portano sempre alla scoperta di qualcosa di sorprendente o di oscuro, movimentando magnificamente un viaggio che altrimenti non subirebbe scossoni, essendo le truppe nemiche sempre lontane fino al momento dell’assalto finale. Entrano in scena nuove creature mostruose mai viste prima, molto potenti, ottimamente illustrate, protagoniste di momenti di tensione e di orrore quasi alla pari con la foresta attraversata nel volume 27. La costante compagnia di valorosi guerrieri arricchisce il testo e l’esperienza di gioco, e il racconto si mantiene di ottima qualità dall’inizio alla fine.

Ludicamente, il libro si rivela ancor più ‘vecchio stile’ del precedente, con la Tabella del Destino a far la parte del leone nel determinare i risvolti di ogni situazione, e infinite trappole di ogni genere, frequentemente mortali; il livello di difficoltà non è particolarmente elevato, anche perché i combattimenti sono pochi, ma la vittoria non è scontata perché le perdite di Resistenza possono essere ingenti e alcuni avversari, se sfidati a duello, sono veramente tosti. Non mancano neppure alcuni trabocchetti celati da bivi destra/sinistra, di fronte ai quali solo l’Arte corretta può indirizzare sulla giusta via. A proposito delle Arti, proprio in questo volume Joe decide di dare un ruolo di primo piano alla fin qui ingiustificata Astrologia, riservandole ampie fette di racconto altrimenti inaccessibili; tuttavia i risvolti pratici non sono comunque rilevanti, e anzi in alcuni paragrafi l’autore stesso sembra prendersi gioco di questa pratica, evidenziandone l’accuratezza ma mostrando che non sempre è bene rivelarne i responsi. Divertente comunque l’allusione ai giochi di ruolo tramite il disegno dei dadi Xi, che sono in tutto e per tutto uguali ai D20. L’unica cosa veramente deludente è la fine di Sejanoz, un cattivo che Dever non sembra aver degnato di molta considerazione visto che non lo ritiene all’altezza di un confronto diretto all’ultimo sangue.

L’ultimo paragrafo dell’avventura purtroppo è breve e monco, trovandosi nell’imprevista necessità di chiudere la serie; sicuramente c’era altro da dire, perché il finale della vicenda promette fuoco e fiamme, da un lato con la distruzione di un nemico potentissimo, dall’altro con l’ingresso al territorio di Lissan che ricollega di nuovo la saga dei Ramas a quella di Oberon dopo la parentesi della Pietra di Luna. E’ facile prevedere che in qualche modo i due grandi eroi del Magnamund sono destinati ad incrociarsi, ma sfortunatamente i problemi editoriali ci hanno fin qui impedito di sapere come. In attesa e nella speranza che la saga riesca in futuro a trovare la sua conclusione, possiamo comunque affermare che La vendetta di Sejanoz non delude le aspettative, anzi le alimenta, riuscendo ad offrire una bella avventura anche con molti paragrafi in meno del solito e dando comunque una parvenza di finale alle imprese del nuovo Grande Maestro Ramas.



ERRATA CORRIGE
- La mappa all’inizio del libro è la stessa del volume 27: errore?
- Nella Fig. 5 il Principe Kamada è decisamente troppo grandicello per avere cinque anni…
11: la dicitura di “villaggio addormentato” non è molto elegante.
126: viene dato per scontato il possesso dei Dadi Xi, che però non lo è affatto.
147: brutto errore di battitura nell’Arte degli “elemtni”.
170/277: i rimandi devono sicuramente essere invertiti, perché non è possibile che il punteggio superiore comporti un danno maggiore se le Arti elargiscono dei punti bonus.
172/225: non viene specificato che si deve combattere senza Arma Ramas.
188: Psicolaser? Magari! E’ il Raggio Ramas.
239: non è chiaro se il Vino di Riso sia un oggetto dello Zaino oppure no.

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