| Categoria: Librogame E.L. - Singoli Libri Advanced Dungeons & Dragons
|
Titolo: 05- Ninja! | Valutazione: 7.00 Letture:2643 | Curtis Smith | Sei stato ammesso a far parte della più prestigiosa scuola per Samurai di tutto il Giappone, e giorno dopo giorno ti sottoponi ad un durissimo allenamento. Dovresti essere soddisfatto: i risultati sono brillanti e tra poco conseguirai il diploma. Eppure c'è qualcosa di strano nell'atmosfera della scuola e nell'atteggiamento degli istruttori: vaghi indizi, forse semplici sospetti che tuttavia sembrano segnalare la presenza di una setta segreta di terribili guerrieri: i Ninja! |
Valutazione media:
|
(1)
|
|
(10)
| |
Data pubblicazione 27/2/2007
|
|
Inviata da: lonewolf79 il 13/3/2007 |
|
|
|
|
Valutazione generale:
| |
6
|
|
Titolo italiano: Ninja!
Titolo originale: Test of the Ninja
Autore: Curtis Smith
Classe Del Personaggio: Samurai ( che c' entra ?)
Librogame ambientato in Giappone. Il protagonista è un giovane ma esperto samurai, Kurasai Hidenaga. Insieme al suo inseparabile amico Takeshi, si trovera' a dover risolvere un inspiegabile mistero: nottetempo, e per più di una volta, qualcuno si introduce nelle loro stanze per recapitare uno shuriken (arma da lancio a forma di stella ),come dire " C' è posta per te" .I nostri eroi saranno incuriositi ma soprattutto preoccupati da questo fatto, poiché gli shuriken fanno subito pensare ad una setta di temibilissimi e misteriosi guerrieri... i ninja! Cosa vorra significare tutto questo? E soprattutto perchè? Lo scoprirete paragrafo dopo paragrafo o almeno lo spero perchè io ho fatto una fatica ad arrivare alla fine. Sia per la difficoltà che la noia. Intendiamoci è un libro carino e ben curato e per stavolta niente fantasy (perchè questa scelta?) pero è anche strano. Le scelte che si fanno durante il gioco non ne determinano univocamente lo sviluppo, anzi. Semplicemente, certe cose o accadono, o non accadono. E' come leggere un romanzo. Le scelte migliori, ci danno più indizi per risolvere il mistero (giusto) , altrimenti se ne hanno di meno ma non si perde comunque la possibilità di indovinare cosa stia succedendo. E se non ci si riesce, è lo stesso, perché tanto questo non influenza lo svolgimento del libro che va avanti da sè. (Fa tutto lui....) Troppo l'uso dei lanci di dado nel determinare il gioco (difetto di molti libri di aD&d). Dal mio punto di vista un libro fuori ruolo nella serie. Lento.....lento.... .Avrei preferito un libro incentrato su un' altra trama.E' molto meglio a questo punto la serie samurai. ( che consta di ben 3 volumi) Per gli amanti del genere anche se l' ambientazione è carina e lo stile di scrittura regge.
Interattività (cioè quanto il LG sfrutta le potenzialità a sua disposizione): 6 Stile di scrittura (quanto l'autore sa coinvolgere per qualità letteraria): 7 Ambientazione (quanto l'autore sa coinvolgere per la ricchezza dei luoghi e dei fatti):7 Bilanciamento (equilibrio tra le regole e l'effettiva difficoltà): 6 Grafica: 6
Voto complessivo: 6 Difficoltà: Media
|
Inviata da: EGO il 29/12/2007 |
|
|
|
|
Valutazione generale:
| |
9
|
|
Che ci fa questo libro nella serie di AD&D? Non c’entra nulla con Dungeons & Dragons: personaggi, ambientazioni, temi, stile… niente. Non si sa perché sia stato pubblicato. Ma per fortuna è stato pubblicato! Chiunque abbia dato l’OK per la stampa sia benedetto, perché Ninja! è senza dubbio uno dei migliori episodi della serie. Può sembrare un’affermazione assurda da parte di chi ha bocciato La Prova per il fatto di essere un racconto con i bivi determinati dai dadi, e in effetti Ninja!, ancora di più, è semplicemente una storia che viene letta pezzo per pezzo, con un occasionale tiro di dado a decidere l’esito di un’azione; ma le differenze con La Prova sono radicali, e il risultato finale di qualità nettamente superiore.
Innanzitutto, La Prova porta il fardello di avere per protagonista uno dei personaggi più adorati di Dragonlance, che va trattato seguendo delle regole ben precise. In Ninja!, invece, non ci sono limiti: i personaggi sono nuovi, completamente autonomi, liberi di comportarsi come piace all’autore, senza esigenze di copione. Così, piuttosto che stare a cercare con la lente dei possibili errori di continuity, il lettore può leggersi il racconto pensando solo a quel che sta accadendo, e a quel che potrebbe accadere dopo. Il protagonista è Kurasai Hidenaga, studente della miglior scuola di addestramento di guerrieri del Giappone feudale, giunto agli esami finali che lo ammetteranno alla vita del samurai. La sua sembra una vita come tante, ma… perché ha ereditato una spada dalla lama nera? Perché, dopo aver superato l’esame, lui e il suo migliore amico trovano sul cuscino uno shuriken, un’arma dei Ninja? E perché proprio a loro due, e a pochissimi altri, viene offerto di sottoporsi ad un addestramento ulteriore e specialissimo? Lo si viene a scoprire in una storia che si dipana attraverso sfide, risate, combattimenti e misteri, e che presenta l’inedita e gradita virtù di non interrompersi praticamente mai fino alle ultimissime battute.
Questo è possibile grazie al modo in cui sono stati impostati i bivi e gli eventi. Fino alla prova finale, nessuno dei combattimenti viene svolto con armi vere, perciò non si può morire; ma questo non significa che le scelte a disposizione siano poche. Anzi, proprio perché non c’è la necessità di troncare di netto la storia in caso di errore, le opzioni selezionabili sono numerosissime, e nessuna viene trascurata sotto il profilo narrativo, sempre estremamente ricco e soddisfacente. Si ha quindi la possibilità di scegliere a piacimento, senza paura di commettere un errore fatale, e il risultato, anche se negativo, sarà comunque un piacere da leggere. E questo non vuole affatto dire che in Ninja! ci sia una sola strada, o che non ci siano sfide da affrontare: le scelte compiute sono anzi determinanti per arrivare ad uno scontro finale decisamente più fattibile, segno che si sono affrontate tutte le prove nel modo migliore. Il libro è poi assolutamente encomiabile per il modo in cui premia la giusta decisione e riduce lo strapotere assunto dai dadi nella maggior parte dei libri di AD&D: nessun lancio è proibitivo (in media il numero minimo da ottenere è 3, confronto al 5-6 de La Prova) e, altra cosa splendida, se si è scelta l’azione migliore, il punteggio richiesto sarà ancora più abbordabile. E le scelte non vanno compiute a caso, ma leggendo con attenzione e interpretando gli indizi che emergono dalla storia e dall’atteggiamento dei suoi personaggi.
Questi ultimi sono rappresentati magnificamente, con una incredibile ricchezza di sfumature che non si trova facilmente nemmeno in serie di librogame più complesse. I paragrafi sono molto lunghi, ma mai troppo lunghi, e contengono descrizioni ricchissime di dettagli sulle usanze, le credenze, i comportamenti del Giappone d’epoca, con un uso corretto e ben dosato di parole in lingua originale, che aggiunge colore all’affresco senza diventare pedante. I dialoghi sono altrettanto ben scritti, totalmente realistici. La versione italiana è una vera meraviglia, praticamente perfetta; senza dubbio l’originale è stato pesantemente rimaneggiato, visto che il traduttore è Stefano D’Aprile, ma a differenza de La Rocca del Male, che era uscito profondamente travisato dal processo d’adattamento, Ninja! ne risulta impreziosito oltre ogni immaginazione, un testo brillante, corretto, persino maturo, spumeggiante come pochi altri. Si legge con autentico godimento, e rende questa bella storia ancora più bella.
Gli unici piccoli nèi di questo splendido libro sono i disegni, così stereotipati da sembrare a volte delle caricature, e il fatto - del resto comune a quasi tutti i libri di AD&D – di porre tutti i bivi significativi proprio alla fine della storia, obbligando a rigiocare completamente da capo un volume più lineare del solito se si vuole vedere un finale alternativo. In questo caso, però, indugiare su inezie del genere sarebbe veramente una follia, perché Ninja! è un piccolo capolavoro, un racconto a bivi con la giusta dose d’interattività che lo rende irresistibile.
|
Inviata da: Gurgaz il 27/2/2008 |
|
|
|
|
Valutazione generale:
| |
6
|
|
Titolo originale: Test of the Ninja Autore: Curtis Smith Anno: 1985 Illustrazioni: Gary Williams Copertina: Clyde Caldwell Traduzione italiana: Stefano D’Aprile (1988)
Nella mia vita ho donato alla biblioteca comunale 2 librogame e uno di questi fu proprio Ninja!. In quegli anni i formidabili assassini del Giappone feudale erano un argomento di cultura generale, un mito svenduto a buon mercato, soprattutto ai giovanissimi. Quando mia madre mi regalò questo volume dal titolo accattivante, con tanto di fascetta Advanced Dungeons & Dragons, conoscevo già il gioco di ruolo e mi attendevo “un’avventura mozzafiato basata sul role-playing game che dall’America ha conquistato tutto il mondo”.
Allora non sapevo che questa serie avesse un’impostazione prevalentemente narrativa e del tutto opposta alle premesse. Ninja! contribuì non poco ad accrescere la mia consapevolezza e, a distanza di quindici anni, posso comprendere la perplessità che ha generato in un ragazzino abituato a Lupo Solitario, Sortilegio e Alla Corte di Re Artù. Che delusione scoprire che non si impersona un ninja ma un aspirante samurai, Kurasai Hidenaga, nel contesto storico e culturale del Giappone medievale, per la precisione all’epoca dell’invasione mongola di Kublai Khan. E che faticaccia leggersi quei paragrafi lunghissimi, dove non è concesso alterare la trama, se si eccettua il fallimento di quei 2-3 lanci di dado decisivi.
Oggi rivaluto nettamente lo stile di Curtis Smith, la cui prosa ricca di pathos e tensione narrativa dà vita ad una vicenda gustosa e fitta di piccoli misteri. Il protagonista sta per ultimare l’addestramento presso la “Scuola dei Primi Guerrieri”, fucina dei migliori samurai dell’Impero. Assieme all’inseparabile amico Takeshi, Kurasai affronta l’esame finale, che per lui consiste nella sfida contro Ghenzo Taira, un compagno di corso orgoglioso ed inflessibile nell’osservanza del codice dei samurai. Kurasai è un provetto combattente ma il suo animo è diverso: egli non condivide il senso d’onore di Ghenzo e suole opporsi alle avversità utilizzando ogni risorsa. Si è già rassegnato ad un’onorata carriera nell’esercito, quando il Maestro Yoshimura offre a lui ed altri allievi esemplari la possibilità di proseguire il tirocinio. Ma gli insegnanti sembrano più interessati a mettere alla prova gli allievi, mentre ignoti si intrufolano nelle camere di Kurasai e Takeshi per lasciare degli shuriken sul loro guanciale. Le stellette da lancio segnalano l’invisibile presenza dei ninja: che il corso sia in realtà un test, una “Prova dei Ninja”?
I problemi non stanno nella storia, che è gradevole e scritta bene, ma nell’assenza di una struttura a bivi degna di questo nome e nella presenza fittizia di un regolamento. Le scelte del giocatore non hanno conseguenze sugli eventi, poiché questi prendono sempre la medesima piega. Le sole variabili che fanno la differenza sono i dadi, sebbene il numero di lanci ed i punteggi richiesti siano abbordabili, eventualmente ricorrendo all’Esperienza se si rischia la vita. Questo è un evento raro, perché almeno due terzi del librogame sono occupati da combattimenti non letali, seguiti da recuperi di Energia Vitale assai superiori alle perdite.
È impossibile morire per esaurimento delle proprie forze, come è tipico della serie Advanced Dungeons & Dragons, quindi non si capisce perché il testo sia pieno di indicazioni a riguardo, inserite a viva forza per dare qualcosa da scrivere al giocatore. Altrettanto pretestuosi i punteggi di Potenza, Osservazione e Kenjutsu: in primo luogo perché suddividere 6 punti tra tre Caratteristiche con l’obbligo di almeno 1 punto per ciascuna equivale a suddividere 3 punti; secondariamente, i punteggi di partenza sono già sfalsati di due punti, quindi non c’è modo di variare questo rapporto, che tra l’altro è considerato come tale nel bilanciamento. La distribuzione è quindi una farsa bella e buona, così come lo è l’intero impianto ludico. Abbastanza fastidiosa la possibilità di morire nel finale, peraltro assai concreta, poiché la rigidità del percorso non invoglia a ripetere il librogame più di due volte.
Ninja! si può raccomandare solo a chi cerca belle storie, anche se suggerirei a costui di dedicarsi a letture diverse dai librogame. In tale ambito preferisco racconti più interattivi, che permettano soluzioni diverse o che contrappongano una sfida adeguata, magari non decisa dai dadi. Qui c’è rigidità, assenza di scelte strategiche e di ostacoli che non siano un tiro di dado sfortunato. C’è un testo pregevole, che traccia una storia dai risvolti affascinanti, perciò non me la sento di essere troppo severo. La scritta Advanced Dungeons & Dragons campeggia vistosa sulla copertina, però nella vicenda di Kurasai non c’è nulla di associabile al gioco di ruolo, o meglio, non c’è nulla che riguardi il gioco. Non posso che augurare buona lettura!
Ambientazione: 7 Stile di scrittura: 9 Bilanciamento: 5 Interattività: 5 Aspetto grafico: 5
Voto complessivo: 6 Difficoltà: media
|
Inviata da: andreONE il 26/1/2012 |
|
|
|
|
Valutazione generale:
| |
7
|
|
Inizio, premettendo una cosa: "Ninja", cosa accidenti centra con D&D? Questo e' il grande mistero di questo libro! Non sto dicendo che e' brutto, ma con il mondo della TRS non centra nulla. Il volume si apre in un Giappone medioevale, che si sta preparando all'invasione mongola. Il libro e veramente lineare e non ti da' molte scelte. I combattimenti, pochi, non sono insormontabili, solo l'ultimo e' impegnativo. Non proibitivo ma impegnativo. Il motore della vicenda invece e' eccellente, punto a favore della storia. L'inizio e' quasi scanzonato, per poi lasciare all'azione la parte regina del libro. Ma attenzione, cio' non vuol dire che sarete "solo" delle macchine da guerra. Alcune scelte fatte sul come comportarvi, avranno peso alla fine della vicenda. La veste grafica, che dire... Carina copertina e disegni all'interno, carini, non di piu'. Non e' D&D, se lo fosse stato, gli avrei dato volentieri anche un 8.
|
|
|
|