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Indice principale : Librogame E.L. - Singoli Libri : Faccia a Faccia : 

Categoria: Librogame E.L. - Singoli Libri Faccia a Faccia
Titolo: 02a - La Valle dei Sogni - Darian il Mago  Piu' letteValutazione: 7.00  Letture:1788
Descrizione   Simon Farrel e Jonathan Sutherland
Descrizione   In viaggio verso la Valle dei Sogni, un luogo dove i fantasmi della mente diventano realtà, incontri Issel, un guerriero che aspira a diventare re delle sue terre. Tu sei Darian, un giovane mago, alla ricerca di uno dei più antichi segreti alchemici: la trasformazione del piombo in oro! Unirete le vostre forze? Andrete ognuno per la sua strada? Molteplici e segrete sono le vie nel territorio dei sogni...
Valutazione media: (1) (10)
Data pubblicazione 26/2/2007
Inviata da: EGO il 17/7/2007
Valutazione generale: Valutazioni di categoria: 7 7
Descrizione
     La Valle dei Sogni affronta il gioco a due con modalità profondamente diverse rispetto al suo “compagno di serie”. In questa coppia di libri possiamo scegliere di interpretare nuovamente un mago (Darian) o un guerriero (Issel); il primo è alla ricerca dell’incantesimo per trasformare il piombo in oro, mentre il secondo è l’erede al trono di Franzos e vuole il regno che gli spetta di diritto. Per realizzare il loro desiderio, entrambi vanno alla ricerca della Valle dei Sogni nel cuore della Foresta Piangente; nella Valle, si dice, ciò che si sogna diventa realtà…

Chi ha giocato i Real Life Gamebooks di Farrell e Sutherland può già avere un’idea di cosa aspettarsi. La narrazione non è nulla di eccezionale e non riesce quindi ad entusiasmare nemmeno nelle scene più ispirate; le trovate sono banalotte, un fantasy che chiunque potrebbe scrivere dopo averne letti tanti, e lo stile è abbastanza distaccato. Soprattutto, lo svolgimento della storia avviene attraverso delle “scene” prefissate, e nel passaggio dall’una all’altra si avverte lo stacco netto, la mancanza di un elemento che dia coesione alle varie parti. Non è incoerente, vista l’ambientazione dell’avventura, ma appare un tantino troppo forzato (c’è un limite a quello che si può trovare in un’unica foresta!), e il coinvolgimento ci rimette. A ciò contribuiscono le morti istantanee, spesso assurdamente gratuite, e quasi sempre dettate da una morale di fondo che il lettore potrebbe non condividere.

La struttura del gioco è molto classica. Il punteggio che in Sfida per il trono corrisponde all’Abilità in questo libro riceve il nome dell’arma che il nemico usa per attaccare: perciò l’abile spadaccino non ha Abilità o Combattività 11, ma “Spada 11”, mentre il lupo ha “Zanne 7”; il significato e l’utilizzo è comunque sempre lo stesso.
Abbastanza particolare è la creazione del personaggio. Esso possiede 5 caratteristiche, e ha 50 punti da ripartire, come si vuole, tra di esse (senza però superare i 10 punti per una singola caratteristica). Tuttavia Darian non è un guerriero, perciò ogni punto da lui attribuito alla Scherma conta come due; lo stesso vale per la Magia di Issel, e così un pizzico di strategia lo si deve impiegare. Entrambi i personaggi possono usare le quattro magie a disposizione, che funzionano sempre a patto che si possieda abbastanza Forza. La particolarità è che per usare un certo incantesimo bisogna avere un punteggio sufficiente di Magia: con Magia 10 si possono usare tutti e quattro gli incantesimi, con punteggi minori le capacità magiche calano e la lista è più ristretta.

Per organizzare il gioco a due è stato ideato un sistema non complesso, ma nemmeno immediato. Quando si prevede che le strade dei due giocatori abbiano un’influenza reciproca, a fine paragrafo appare una griglia che elenca i paragrafi corrispondenti alle possibili scelte dei due personaggi. L’intersezione dei due numeri scelti indica ad ogni giocatore il prossimo paragrafo da leggere. Apparentemente è molto semplice, ma il fatto è che richiede una perfetta comunicazione tra i due lettori, specialmente se Darian e Issel devono incontrarsi per la prima volta. Non è rapido, evidente e comprensibile come il sistema di Sfida per il trono, ma dopo qualche confusione iniziale si rivela comunque efficace. E questo è importante, perché è chiaro che La Valle dei Sogni è stato concepito appositamente per essere giocato in due. L’avventura in singolo è molto semplice e molto breve in entrambi i libri, e per quanto sia interessante è troppo lineare per soddisfare completamente, nonostante siano presenti finali multipli. Giocando in due si visitano luoghi esclusivi e si affrontano situazioni completamente diverse, aumentando la difficoltà, la lunghezza del gioco, l’interesse per la storia, il divertimento. Va anche notato che, una volta uniti, i due personaggi di fatto non possono più separarsi; e, sebbene sia possibile (in occasioni ben determinate) sfidarsi a duello, la cosa non ha granché senso, visto che l’avventura non prevede un solo vincitore: entrambi i personaggi possono portare a termine la ricerca con successo, quindi la collaborazione può portare solo vantaggi.
Il bilanciamento della difficoltà non è perfetto: giocando da soli l’avventura è decisamente facile, mentre in due alcuni combattimenti sono di difficoltà eccessiva se i lettori si sono incontrati troppo presto, perché non possono usufruire di un importante bonus che si può trovare solo svolgendo in solitaria la primissima parte dei rispettivi libri.

La Valle dei Sogni segue quindi un approccio molto personale all’interno della serie Faccia a Faccia, puntando molto di più sull’aspetto dell’interazione tra due giocatori e svilendo in parte il valore dei singoli libri (anche in questo caso, comunque, il libro del guerriero è sensibilmente migliore di quello del mago). Anche questo aspetto poteva essere organizzato un po’ meglio: non solo con un più efficace sistema di interazione, ma anche, per esempio, utilizzando gli stessi riferimenti numerici per paragrafi di contenuto analogo, così come avviene in Sfida per il trono; ciò avrebbe collegato meglio i due libri e semplificato un po’ le cose. Comunque, se si riesce a giocare in due, La Valle dei Sogni rivela un potenziale che una partita da soli non fa nemmeno sospettare, e diventa un libro decisamente godibile. La versione italiana inoltre è molto buona e non ha difetti da segnalare. Peccato solo per l’aspetto grafico: è davvero John Blanche quello che ha realizzato i disegni di Darian il mago? In Issel il guerriero le cose migliorano decisamente, ma siamo molto lontani dal Blanche migliore, e le copertine sono davvero ridicole.

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