Dopo aver sconfitto le forze del Male che cospiravano contro di te, il Grande Maestro dell’Alba ti rivela finalmente il segreto della tu nascita... Sei il legittimo erede al trono i Irsmuncast! Devi raggiungere l’antico regno di tuo padre, abbattere l’Usurpatore – lo spietato tiranno che ora governa la città – e reclamare la corona che ti spetta di diritto. Buona fortuna, Ninja!
Usurpatore parte esattamente dal finale del secondo libro.
Dopo aver recuperato le pergamene di Kettsuin siamo tornati all' Isola Mistica dei Sogni Tranquilli.Luogo in cui abbiamo ricollocato le pergamene.
Qui il Grande Maestro dell' Alba ci rivela il segreto della nascita di Vendicatore. E' il legittimo erede al trono di Irsmuncast. A dimostrarlo è una voglia a forma di corona sulla coscia (la voglia del re missionario portata dai primogeniti da quattro generazioni) e un sigillo, un ippogrifo su sfondo quadrettato simbolo della casata.
Il padre era Szeged, signore della sapienza e comandante di Irsmuncast di cui divenne il sovrano, amministrandola con saggezza, onore e benevolenza. Amato da tutti tranne che dai vendicatori di Nemesis, Principe Supremo del male , e dalle marmaglie di ladri e tagliagole che popolavano i bassifondi della città.
Quando i monaci della mantide Scarlatta decisero di edificare un tempio a Vile accanto al tempio di avatar, Supremo Principe del bene, il padre di vendicatore si oppose. Era un guerriero eccezionale e profondo conoscitore delle arti marziali.Si oppose al male ma dovette scontrarsi con un temibile nemico, Yaemon, Grande Maestro del fuoco, che lo uccise. Yaemon, colui che venne a sua volta ucciso da vendicatore nel primo numero della serie.
Pertanto il nostro protagonista dovrà raggiungere tale città e rivendicare i suoi diritti contro l' usurpatore che ne detiene attualmente i poteri. Il Maestro dell' Alba ci darà una pero' un grande aiuto insegnandoci una delle sue due tecniche segrete oppure una nuova arte ninja. Tali tecniche sono lo shinRen, ovvero l' addestramento del cuore( controllo, resistenza personale e sopratutto la capacità di comporendere le persone) e lo Yubi-Jutsu (controllo dei centri nervosi dell'avversario ,un arte micidiale).
Ottimo volume, sia a livello narrativo che di gioco. Il viaggio per raggiungere la città è lungo e molto difficile ( vi sono due percorsi principali) ma il punto di forza del libro è all' interno della stessa. Li' bisogna cercare di farsi amiche piu' fazioni possibili in modo da avere un numero sufficiente di forze per poter scatenare la rivoluzione cittadina.
Eccellente anche lo scontro contro l' usurpatore che è decisamente l' avversario piu' pericoloso che si possa incontrare nei primi tre libri visto che non è proprio cio' che sembra.... Pertanto è consigliato aver potenziato bene il protagonista nei due libri precedenti e nella tabella di addestamento presente in questo volume. Infatti prima di giocare abbiamo la possibilità di potenziare i nostri modificatori di pugni/calci/atteramenti.
Bellissime le illustrazioni, sempre presenti in abbondanza.
Interattività (cioè quanto il LG sfrutta le potenzialità a sua disposizione): 9 Stile di scrittura (quanto l'autore sa coinvolgere per qualità letteraria): 8 Ambientazione (quanto l'autore sa coinvolgere per la ricchezza dei luoghi e dei fatti): 9 Bilanciamento (equilibrio tra le regole e l'effettiva difficoltà): 8 Grafica: 9 Voto complessivo: 9
Difficoltà: media/alta
Quali fazioni sceglierete per farvi aiutare nella rivolta?
Titolo originale: Usurper! Autori: Mark Smith e Jamie Thomson Anno: 1985 Illustrazioni: Bob Harvey Copertina: Colin Sullivan Traduzione italiana: Laura Pelaschiar Mc Court (1992)
Rientrato presso il monastero di Kwon, Vendicatore è accolto con tutti gli onori e, finalmente, edotto riguardo ai suoi illustri natali. Egli è il legittimo erede al trono di Irsmuncast Night Edge, la città del Manmarch che si erge a baluardo contro gli orrori del Rift, detto anche le Budella di Orb. Yaemon non solo aveva assassinato Naijishi, padre adottivo, ma fu responsabile anche della morte del vero padre di Vendicatore, Szeged il Signore della Sapienza. Negli anni Irsmuncast è caduta sotto il dominio di un perfido despota, chiamato semplicemente l’Usurpatore, il cui governo favorisce i malvagi ed opprime i giusti. Il nostro eroe è deciso a fermare questa tirannia e a rivendicare il proprio diritto di nascita.
Il Gran Maestro dell’Isola offre la possibilità di imparare una disciplina segreta dell’Arte della Tigre: si può scegliere tra Shinren, la capacità di controllare le proprie emozioni ed intuire quelle altrui, e Yubi-Jutsu, che consente di colpire i centri nervosi degli avversari con risultati devastanti. Guai agli idioti che si lasceranno sfuggire l’opportunità di imparare una di queste arti, perché non potranno farlo mai più. Forte del nuovo addestramento, Vendicatore ritorna sul continente e può scegliere due strade: attraversare il Manmarch da solo oppure raggiungere Glaivas a Tor e risalire la Valle dei Lich Kings. Gli autori presentano eventi molto interessanti su entrambi i percorsi, sebbene la via più breve offra qualche emozione in più, come l’incontro con una vecchia conoscenza, Honoric. Comunque sulla missione incombe l’ostilità degli dei malvagi, che popoleranno i sogni del protagonista e che invieranno orribili creature per ostacolarlo.
La parte migliore di Usurpatore! si svolge ad Irsmuncast e consiste nella preparazione dell’attacco decisivo contro il tiranno. Per guadagnare il dominio su un’intera città non è sufficiente penetrare di notte nel palazzo ed assassinare il reggente, ma occorre avere la meglio sull’esercito e sulle fazioni a lui fedeli. Il ninja si cala perciò in mezzo alla folla per saggiare il malcontento e farsi un’idea sui gruppi che potrebbero sostenerlo nell’impresa. Naturalmente più alleati si riesce a trovare più vicina sarà la vittoria, tuttavia bisogna valutare bene la forza e l’influenza di ciascuno.
Questa parte strategica è ben gestita ed è il vero punto di forza del librogame. Non manca però la possibilità di menare le mani, non appena il protagonista tenta di infiltrarsi nella reggia. Come ci si poteva aspettare, l’Usurpatore non è un vile politicante ma un nemico agguerrito, che può contare su una vasta schiera di alleati. Il combattimento è faticoso ed impegnativo, anche se si può superare senza gravi problemi. Infatti, durante il tragitto si trovano oggetti ed alleati che facilitano la battaglia finale, ma se si è lasciato tutto indietro Irsmuncast non avrà un nuovo sovrano.
Sicuramente questo terzo capitolo di Ninja è un librogame di qualità superiore, che supera brillantemente i difetti dei primi due episodi, ne conserva i pregi ed arricchisce il gioco con nuovi, entusiasmanti elementi. È la degna chiusura del primo ciclo di avventure del ninja Vendicatore. Se non fosse un po’ confuso in alcuni punti, soprattutto nel percorso con Glaivas, potrebbe meritare a pieno titolo il massimo dei voti. In ogni caso è un ottimo lavoro che merita considerazione.
Ambientazione: 9 Stile di scrittura: 9 Bilanciamento: 8 Interattività: 9 Aspetto grafico: 9
Finalmente, dopo la lunga attesa trascorsa dalla rivelazione fatta da Yaemon in punto di morte, Vendicatore apprende il segreto delle proprie origini: suo padre era il sovrano di Irsmuncast, la città che da sempre fa da scudo a Orb contro le creature dell’abisso chiamato Rift, il ricettacolo di innumerevoli mostruose creature. Purtroppo, dopo la morte del vecchio re la città cadde nelle mani di un crudele Usurpatore, il cui regno è fonte di terrore e disperazione per la buona gente di Irsmuncast e fonte invece di prosperità per gli adoratori degli dèi malvagi. Vendicatore deve dunque tenere ancora una volta fede al suo nome e riconquistare il trono che gli spetta per diritto di nascita.
La prima parte dell’avventura consiste nel viaggio dall’Isola dei Sogni Tranquilli alla volta di Irsmuncast. Prima di partire sarà possibile apprendere ancora un’ulteriore abilità dell’Arte della Tigre; per l’occasione il Gran Maestro potrà insegnarcene una di due note soltanto a lui. Una permette di capire le intenzioni altrui, l’altra è un utile ausilio al combattimento; niente comunque vieta di rifiutarle entrambe e di imparare qualcos’altro, senza ricevere particolari svantaggi.
Il viaggio vero e proprio può essere condotto seguendo due differenti percorsi. Il primo attraversa il sentiero più diretto ed è quello più ricco di incontri con personaggi interessanti, vecchi e nuovi. Il secondo, invece, permette di viaggiare in compagnia del vecchio amico, il Ranger Glaivas, ed è il percorso più evocativo perché passa per l’oscura Valle dei Lich-Kings e prevede anche un viaggio nella dimensione onirico-ultraterrena già visitata in diverse occasioni con alcuni maestri. A parte l’evidente citazione del Signore degli Anelli, che del resto gli autori avevano già inserito quasi identica in Talisman of Death, questa seconda strada mi pare la più avvincente e coerente, tanto che l’altra sembra piuttosto un piccolo ripiego costituito da una raccolta di avversari ansiosi di vendetta. Ad ogni modo, entrambe le possibilità offrono un’avventura della qualità che ci si aspetta da Ninja.
Varcate le porte di Irsmuncast la situazione cambia completamente registro. Vendicatore ora deve garantirsi l’appoggio delle fazioni cittadine per ricevere supporto alla rivoluzione che rovescerà l’Usurpatore, e per farlo deve rivelarsi buon diplomatico, scegliendo gli alleati corretti e facendo attenzione a dire la cosa giusta alle persone giuste. Questo intermezzo “politico” suona particolarmente strano dopo l’ininterrotto flusso di azione che si era visto finora, eppure bisogna riconoscere che è stato preparato con altrettanta cura e richiede la stessa attenzione al dettaglio per poter essere condotto con successo.
Una volta trovato l’aiuto necessario il libro entra nella sua roboante fase finale, che consiste nel raggiungere l’Usurpatore nel suo palazzo e sconfiggerlo in un duello mortale, che si rivelerà molto più arduo e drammatico di quanto ci si potesse immaginare (purtroppo la copertina è un tantino troppo rivelatrice a riguardo). Qui si tirano tutte le fila dell’avventura, perché ciò che si è fatto e si è trovato a partire dall’inizio del viaggio può veramente significare la vita o la morte, a un passo dalla vittoria. Secondo me gli autori hanno fatto veramente tutto quello che si poteva per rendere il libro equilibrato, eppure il combattimento con l’Usurpatore potrebbe comunque essere molto difficile anche se si è seguita la strada “ideale”, che permette di acquisire un ulteriore oggetto utile in vista dello scontro. In definitiva questa battaglia dipende dalla fortuna ai dadi piuttosto che dall’abilità del giocatore a interpretare la situazione, e questo lo si potrebbe considerare un piccolo passo indietro rispetto a quanto accadeva nei primi due volumi.
Parlo comunque al condizionale, perché in realtà Usurpatore! è un librogame che ancora una volta conferma la consapevolezza di Smith e Thomson riguardo alla stesura di un libro di questo tipo. Il racconto è sempre eccezionale, qualsiasi strada si segua, e l’equilibrio di gioco raggiunge livelli invidiabili, forse leggermente sotto a Vendicatore!, ma veramente di poco. Anche l’aspetto grafico perpetua la tradizione di qualità grazie a un Bob Harvey sempre ispiratissimo, a cui si può solo rimproverare lo strano aspetto che ha dato al muso della tigre al 331. Il testimone della traduzione passa a Laura Pelaschiar e qualche situazione, nella lettura ma anche nel gioco, ne risente (forse che se traduceva Lich-Kings e Nigh Edge non la pagavano?), ma Ninja sotto questo aspetto non è una serie fortunata. Tirando le somme direi che Usurpatore! potrebbe anche meritare un 10, che non gli attribuirò semplicemente per via della difficoltà un po’ tirata della parte finale e di qualche calo di tono narrativo che serve a giustificare alcuni sconti su situazioni altrimenti senza uscita. Tuttavia ci tengo a sottolineare che non sono molti i librogame curati e bilanciati come questo, e Usurpatore! è uno di quegli esemplari che dovrebbero essere portati a modello in un manuale di scrittura di libri-gioco.
ERRATA CORRIGE 30/198/291: è la Frusta di Kwon, e non il Cavallo Alato, il calcio contro cui Flagello ha Difesa 5. 231: sarebbe “gioca i dadi come se tirassi uno Shuriken”. Così com’è scritto è un po’ confuso. 307: puoi sferrare un altro calcio, non pugno. 329: è stato copiato l’ultimo pezzo del paragrafo 349; in realtà il nemico non subisce alcun danno. 384: la capacità dello “Shuriken” è ovviamente lo ShinRen.